Porti
roma
17 maggio 2016
AP, i presidenti solo dopo l'estate
17 maggio 2016 - roma - Tempi lunghi per la nomina dei presidenti delle Autorità portuali. Lo scrive oggi il Sole 24 Ore. "Sono attualmente 16 su 24 le Autorità portuali italiane commissariate e tutte corrono il serio rischio di restare in questo stallo fino a dopo l' estate. Il problema - scrive il Sole - è legato all' iter di approvazione dello schema di decreto legislativo per la governance dei porti, che fa scendere, con accorpamenti, a 15 il numero delle port Authority in Italia e che, dopo essere passato al vaglio del Consiglio di Stato (il quale lo ha approvato pur esprimendo alcuni rilievi), ora passa all' analisi delle commissioni parlamentari. E proprio questo è il punto. Perché le commissioni hanno facoltà vagliarlo per un lasso di tempo che arriva a 60 giorni".
"Se decidessero, anche solo per motivi di calendarizzazione, di utilizzare l' intero periodo, il via libera arriverebbe intorno al 20 luglio. Troppo avanti perché l' approvazione in Consiglio dei ministri e le successive nomine (di competenza del Mit) dei presidenti delle Authority possano arrivare prima della pausa estiva.
Si rischia quindi di slittare almeno a settembre, se non più avanti. Mantenendo, in tal modo, ancora a lungo precaria la situazione di governo nella maggioranza dei porti italiani. E nuocendo, in particolare, a quelli dove, per motivi diversi, non è stato scelto l' ex presidente per la carica commissariale. Non si tratta di scali di secondo piano. Perché a soffrire dell' impasse sono molti porti importanti.
Tra questi Genova, in attesa di decisioni per nuove e vecchie concessioni e con lavori infrastrutturali al palo; Napoli (ormai al quarto commissario in tre anni ), in difficoltà perfino per approvare il bilancio; Gioia Tauro, in attesa di una guida forte per il rilancio; e Ravenna, alle prese con i dragaggi e un' inchiesta della magistratura".
© copyright Porto Ravenna News
"Se decidessero, anche solo per motivi di calendarizzazione, di utilizzare l' intero periodo, il via libera arriverebbe intorno al 20 luglio. Troppo avanti perché l' approvazione in Consiglio dei ministri e le successive nomine (di competenza del Mit) dei presidenti delle Authority possano arrivare prima della pausa estiva.
Si rischia quindi di slittare almeno a settembre, se non più avanti. Mantenendo, in tal modo, ancora a lungo precaria la situazione di governo nella maggioranza dei porti italiani. E nuocendo, in particolare, a quelli dove, per motivi diversi, non è stato scelto l' ex presidente per la carica commissariale. Non si tratta di scali di secondo piano. Perché a soffrire dell' impasse sono molti porti importanti.
Tra questi Genova, in attesa di decisioni per nuove e vecchie concessioni e con lavori infrastrutturali al palo; Napoli (ormai al quarto commissario in tre anni ), in difficoltà perfino per approvare il bilancio; Gioia Tauro, in attesa di una guida forte per il rilancio; e Ravenna, alle prese con i dragaggi e un' inchiesta della magistratura".
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