Porti
venezia
28 ottobre 2016
Terminal di Fusina: intesa Mantovani-Grimaldi
Possibile coinvolgimento della Grimaldi nella società di gestione del terminal
28 ottobre 2016 - venezia - Al terminal ro-ro di Fusina, Mantovani Group e Grimaldi Group attueranno una collaborazione più stretta basata soprattutto sullo sviluppo degli accordi commerciali, sull'incremento del traffico e dei servizi Grimaldi.
Per i due Gruppi è possibile incrementare il numero delle toccate e dei servizi previsti per l'approdo al terminal veneziano, sviluppare il traffico intermodale nave-treno, creare nuovi collegamenti con il nord Europa e i corridoi TEN-T.
E' possibile anche il coinvolgimento della Grimaldi nella Venice Ro-Port, società di gestione del terminal di cui Mantovani detiene la maggioranza.
La realizzazione della piattaforma logistica di Fusina e del terminal ro-ro è arrivata al 50%, con un investimento di 75 milioni al 31 dicembre 2015 e la previsione di altri 85 dal 2016 al 2018, quando saranno completate le due banchine più a sud.
Il progetto del terminal, dato in concessione dall'Autorità portuale per un periodo di quarant'anni, prevede uno specchio d'acqua di otto ettari, 1250 metri lineari di banchine di ormeggio, con la possibilità di attracco di quattro navi contemporaneamente (due da 210 metri e due da 245 metri) e può contare su un'area retroportuale di 280.000 metri quadrati, servita da due linee ferroviarie.
Oggi, il terminal di Fusina ospita sei navi a settimana, con un utilizzo pari a circa l'80 per cento del potenziale.
"Una delle maggiori deficienze del progetto innovativo delle autostrade del mare - ha commentato Guido Grimaldi, direttore commerciale di Grimaldi Group - sono i colli di bottiglia, la mancanza di interconnessioni e la carente infrastrutturazione a terra, che determina il non giusto passaggio delle merci: oggi, abbiamo le migliori navi al mondo che, però, spesso arrivano in porti con condizioni infrastrutturali non adeguate.
Questo porto, invece, ha spazi notevoli e una grande infrastrutturazione, che però non trova il giusto utilizzo sostanziale e che invece può dare valore aggiunto. Ci permette così di lavorare su un asse non solo territoriale, ma con cabotaggio internazionale, permettendoci di pensare ad un collegamento Bari-Francoforte senza un chilometro su strada o rotture di carico".
Grimaldi ha annunciato che i treni da due a settimana passeranno a breve a uno al giorno.
© copyright Porto Ravenna News
Per i due Gruppi è possibile incrementare il numero delle toccate e dei servizi previsti per l'approdo al terminal veneziano, sviluppare il traffico intermodale nave-treno, creare nuovi collegamenti con il nord Europa e i corridoi TEN-T.
E' possibile anche il coinvolgimento della Grimaldi nella Venice Ro-Port, società di gestione del terminal di cui Mantovani detiene la maggioranza.
La realizzazione della piattaforma logistica di Fusina e del terminal ro-ro è arrivata al 50%, con un investimento di 75 milioni al 31 dicembre 2015 e la previsione di altri 85 dal 2016 al 2018, quando saranno completate le due banchine più a sud.
Il progetto del terminal, dato in concessione dall'Autorità portuale per un periodo di quarant'anni, prevede uno specchio d'acqua di otto ettari, 1250 metri lineari di banchine di ormeggio, con la possibilità di attracco di quattro navi contemporaneamente (due da 210 metri e due da 245 metri) e può contare su un'area retroportuale di 280.000 metri quadrati, servita da due linee ferroviarie.
Oggi, il terminal di Fusina ospita sei navi a settimana, con un utilizzo pari a circa l'80 per cento del potenziale.
"Una delle maggiori deficienze del progetto innovativo delle autostrade del mare - ha commentato Guido Grimaldi, direttore commerciale di Grimaldi Group - sono i colli di bottiglia, la mancanza di interconnessioni e la carente infrastrutturazione a terra, che determina il non giusto passaggio delle merci: oggi, abbiamo le migliori navi al mondo che, però, spesso arrivano in porti con condizioni infrastrutturali non adeguate.
Questo porto, invece, ha spazi notevoli e una grande infrastrutturazione, che però non trova il giusto utilizzo sostanziale e che invece può dare valore aggiunto. Ci permette così di lavorare su un asse non solo territoriale, ma con cabotaggio internazionale, permettendoci di pensare ad un collegamento Bari-Francoforte senza un chilometro su strada o rotture di carico".
Grimaldi ha annunciato che i treni da due a settimana passeranno a breve a uno al giorno.
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