Crociere, Traghetti
napoli
28 ottobre 2016
Il Mediterraneo detiene il 18,7 per cento del traffico
Rispetto al 2013 il calo è del 3 per cento
28 ottobre 2016 - napoli - Umberto Masucci, presidente del Propeller Club Napoli, nel corso
dell'incontro sulle prospettive del settore delle crociere ha sottolineato che il Mediterraneo detiene il 18.7% del traffico mondiale delle crociere, una percentuale alta ma scesa del 3% rispetto al 2013.
L'impatto economico delle crociere in Europa è di 17 miliardi di euro, una cifra che ha la ricaduta maggiore sull'Italia, dove il peso del settore sul Pil è di 4 miliardi di euro. Nel 2015, 30 milioni di crocieristi hanno navigato nel Mediterraneo e di questi la quota più consistente, 11 milioni, ha scelto di fare tappa in Italia.
"Il Mediterraneo - ha spiegato Leonardo Massa, country manager per l'Italia di Msc - è l'area di core business per noi e la nuova ammiraglia Msc Meraviglia viaggerà proprio qui dal giugno 2017 con le sue crociere di sette giorni".
Tra i temi emersi anche la correlazione diretta, espressa attraverso i dati di Banca d'Italia, tra dotazione infrastrutturale degli scali e movimentazione dei passeggeri delle crociere.
"L'Italia - ha sottolineato Karina Santini, manager per lo sviluppo dei porti del Med di Royal Caribbean - è un asset strategico per la nostra compagnia, ma devono crescere le infrastrutture e i porti per poter accogliere i turisti".
Ivano Russo, del Ministero delle infrastrutture, ha risposto: "Con la riforma dei porti che stiamo attuando non avremo più 24 porti che vanno in giro per il mondo a presentare offerte risibili agli occhi dei grandi operatori internazionali di merci e passeggeri, ma potremo competere meglio in un quadro di coordinamento nazionale. Stiamo lavorando anche sulle infrastrutture a Palermo, Civitavecchia, Livorno e La Spezia e Taranto".
Per Massimo Brancaleoni, vicepresidente di Costa Crociere, "la misura del valore dell'impatto delle crociere su un territorio non si misura solo in scali, ci sono margini enormi da sfruttare su quanto spendono i turisti una volta sbarcati".
© copyright Porto Ravenna News
L'impatto economico delle crociere in Europa è di 17 miliardi di euro, una cifra che ha la ricaduta maggiore sull'Italia, dove il peso del settore sul Pil è di 4 miliardi di euro. Nel 2015, 30 milioni di crocieristi hanno navigato nel Mediterraneo e di questi la quota più consistente, 11 milioni, ha scelto di fare tappa in Italia.
"Il Mediterraneo - ha spiegato Leonardo Massa, country manager per l'Italia di Msc - è l'area di core business per noi e la nuova ammiraglia Msc Meraviglia viaggerà proprio qui dal giugno 2017 con le sue crociere di sette giorni".
Tra i temi emersi anche la correlazione diretta, espressa attraverso i dati di Banca d'Italia, tra dotazione infrastrutturale degli scali e movimentazione dei passeggeri delle crociere.
"L'Italia - ha sottolineato Karina Santini, manager per lo sviluppo dei porti del Med di Royal Caribbean - è un asset strategico per la nostra compagnia, ma devono crescere le infrastrutture e i porti per poter accogliere i turisti".
Ivano Russo, del Ministero delle infrastrutture, ha risposto: "Con la riforma dei porti che stiamo attuando non avremo più 24 porti che vanno in giro per il mondo a presentare offerte risibili agli occhi dei grandi operatori internazionali di merci e passeggeri, ma potremo competere meglio in un quadro di coordinamento nazionale. Stiamo lavorando anche sulle infrastrutture a Palermo, Civitavecchia, Livorno e La Spezia e Taranto".
Per Massimo Brancaleoni, vicepresidente di Costa Crociere, "la misura del valore dell'impatto delle crociere su un territorio non si misura solo in scali, ci sono margini enormi da sfruttare su quanto spendono i turisti una volta sbarcati".
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