Porti
ravenna
15 dicembre 2016
Le navi in arrivo in crescita del 6,9%
Statistiche. La movimentazione dei primi dieci mesi a quota 21.657.923 tonnellate
15 dicembre 2016 - ravenna - La movimentazione dei primi dieci mesi dell’anno è stata pari a 21.657.923 tonnellate di merce, il 5,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2015. In particolare gli sbarchi sono stati pari a 18.468.296 tonnellate, 945.943 tonnellate in più rispetto allo scorso anno (+6,0%), mentre gli imbarchi ammontano a 3.189.627 tonnellate (+3,8%).
La movimentazione di ottobre è stata pari a 2.336.877 tonnellate, praticamente uguale allo stesso mese dell’anno scorso.
In crescita il numero delle navi, 2.528 attracchi contro i 2.364 dello scorso anno (+6,9%).
Analizzando le merci per condizionamento si evince che le merci secche, hanno segnato un aumento del 5,0% (679 mila tonnellate), le rinfuse liquide hanno fatto registrare una crescita pari al 2,1%, mentre per le merci unitizzate, quelle in container risultano in aumento dell’1,5%, e quelle su rotabili del 21,4%.
La crescita più rilevante in valore assoluto riguarda, già da diversi mesi, il comparto alimentare, derrate alimentari solide e prodotti agricoli, pari a 3.522.333 tonnellate, con 434 mila tonnellate in più (+14,1%), grazie soprattutto all’aumento del granoturco (300.000 tonnellate in più), proveniente perlopiù da Ucraina, e del frumento (70.000 tonnellate in più), importato da Bulgaria, USA, Ucraina e Canada.
Consistente la crescita dei concimi, con 1.280.538 tonnellate movimen- tate e 128 mila tonnellate in più (+11,1%); gli aumenti più rilevanti si sono registrati da Egitto e Kuwait.
Positivo il risultato dei materiali da costruzione, con 3.975.326 tonnellate movimentate (+2,5%), ed in particolare per le materie prime per le ceramiche, passate da 3,30 a 3,46 milioni di tonnellate con un incre- mento del 4,85%.
Per i prodotti metallurgici, pari a 5.260.337 tonnellate, si è registrato un lieve aumento pari a 0,9%.
I dati dei metallurgici riflettono l’andamento nazionale che nei primi otto mesi del 2016 ha visto un +0,7% per le importazioni (dati Federacciai). Tra le rinfuse liquide risultano in crescita i prodotti petroliferi (+4,2%), in calo, invece, le derrate alimentari (-0,2%) e i prodotti chimici (-0,9%). Per i container il risultato è stato di 196.539 TEUs, 9.760 in meno rispetto ai primi dieci mesi dello scorso anno (-4,7%); in aumento dell’1,9% i container pieni, mentre i vuoti sono in calo del 20,6%.
Nel mese si sono registrati 20.410 TEUs, 4.544 in meno rispetto ad ottobre 2015 (-18,2%).
Il numero dei trailer del periodo è stato pari a 66.477 unità (+16,3%), mentre nel mese sono stati movimentati 8.039 pezzi, 1.014 in più rispetto ad ottobre 2015. In particolare nei dieci mesi del 2016 si sono registrati 3.562 pezzi per Bari e 8.739 per Patrasso. Molto buoni i risultati sulla relazione Ravenna-Brindisi-Catania, dove sono stati movimentati 43.640 trailer per Catania e 8.785 per Brindisi.
Da un’analisi del foreland marittimo del porto emerge che, i Paesi che hanno fatto registrare le principali variazioni positive in termini assoluti sono Italia, Turchia, Bulgaria, Grecia e Ucraina (1,338 milioni di tonnellate in più); mentre i Paesi con cui gli scambi sono calati in maniera più significativa sono stati Cina, Emirati Arabi e Montenegro (432 mila tonnellate).
© copyright Porto Ravenna News
La movimentazione di ottobre è stata pari a 2.336.877 tonnellate, praticamente uguale allo stesso mese dell’anno scorso.
In crescita il numero delle navi, 2.528 attracchi contro i 2.364 dello scorso anno (+6,9%).
Analizzando le merci per condizionamento si evince che le merci secche, hanno segnato un aumento del 5,0% (679 mila tonnellate), le rinfuse liquide hanno fatto registrare una crescita pari al 2,1%, mentre per le merci unitizzate, quelle in container risultano in aumento dell’1,5%, e quelle su rotabili del 21,4%.
La crescita più rilevante in valore assoluto riguarda, già da diversi mesi, il comparto alimentare, derrate alimentari solide e prodotti agricoli, pari a 3.522.333 tonnellate, con 434 mila tonnellate in più (+14,1%), grazie soprattutto all’aumento del granoturco (300.000 tonnellate in più), proveniente perlopiù da Ucraina, e del frumento (70.000 tonnellate in più), importato da Bulgaria, USA, Ucraina e Canada.
Consistente la crescita dei concimi, con 1.280.538 tonnellate movimen- tate e 128 mila tonnellate in più (+11,1%); gli aumenti più rilevanti si sono registrati da Egitto e Kuwait.
Positivo il risultato dei materiali da costruzione, con 3.975.326 tonnellate movimentate (+2,5%), ed in particolare per le materie prime per le ceramiche, passate da 3,30 a 3,46 milioni di tonnellate con un incre- mento del 4,85%.
Per i prodotti metallurgici, pari a 5.260.337 tonnellate, si è registrato un lieve aumento pari a 0,9%.
I dati dei metallurgici riflettono l’andamento nazionale che nei primi otto mesi del 2016 ha visto un +0,7% per le importazioni (dati Federacciai). Tra le rinfuse liquide risultano in crescita i prodotti petroliferi (+4,2%), in calo, invece, le derrate alimentari (-0,2%) e i prodotti chimici (-0,9%). Per i container il risultato è stato di 196.539 TEUs, 9.760 in meno rispetto ai primi dieci mesi dello scorso anno (-4,7%); in aumento dell’1,9% i container pieni, mentre i vuoti sono in calo del 20,6%.
Nel mese si sono registrati 20.410 TEUs, 4.544 in meno rispetto ad ottobre 2015 (-18,2%).
Il numero dei trailer del periodo è stato pari a 66.477 unità (+16,3%), mentre nel mese sono stati movimentati 8.039 pezzi, 1.014 in più rispetto ad ottobre 2015. In particolare nei dieci mesi del 2016 si sono registrati 3.562 pezzi per Bari e 8.739 per Patrasso. Molto buoni i risultati sulla relazione Ravenna-Brindisi-Catania, dove sono stati movimentati 43.640 trailer per Catania e 8.785 per Brindisi.
Da un’analisi del foreland marittimo del porto emerge che, i Paesi che hanno fatto registrare le principali variazioni positive in termini assoluti sono Italia, Turchia, Bulgaria, Grecia e Ucraina (1,338 milioni di tonnellate in più); mentre i Paesi con cui gli scambi sono calati in maniera più significativa sono stati Cina, Emirati Arabi e Montenegro (432 mila tonnellate).
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