Porti
ravenna
11 maggio 2017
Brusca frenata dei traffici, primi tre mesi in calo del 5%
11 maggio 2017 - ravenna - Coils e agroalimentare, da sempre 'bandiere' dello scalo, adesso perdono colpi.
Nel dettaglio, la movimentazione dei primi tre mesi dell’anno è stata pari a 6.219.726 tonnellate di merce, il 5% in meno rispetto al primo trimestre 2016.
Il numero delle navi arrivate è risultato pari a 703 in calo del 7,9%.
In particolare gli sbarchi sono stati pari a 5.244.844 tonnellate, 415.352 tonnellate in meno rispetto allo scorso anno (-7,3%), mentre gli imbarchi ammontano a 974.882 tonnellate (+9,8%).
Analizzando le merci per condizionamento si evince che le merci secche, hanno segnato un calo del 9,2% (oltre 400 mila tonnellate), le rinfuse liquide hanno fatto registrare una crescita pari al 7,7%, mentre per le merci unitizzate, quelle in container risultano in calo del 3,7%, e quelle su rotabili segnano, invece, una crescita del 5,9%.
Per i container il risultato è stato di 54.638 TEUs, in linea con il dato dello scorso anno (-1,6%); in aumento i container vuoti, 1.419 in più, e in calo i pieni, 2.301 in meno.
Il numero dei trailer è stato pari a 16.628 unità (-10,1%). Il calo è da attribuirsi alla sospensione della linea della Grimaldi per Bari e Patrasso. Buoni, invece, i risultati sulla relazione Ravenna-Brindisi-Catania, dove sono stati movimentati 12.506 trailer per Catania e 3.459 per Brindisi, per un totale di 1.871 pezzi in più (+13,3%).
I comparti dove si sono registrati i segnali negativi più evidenti sono la metallurgia e l’agroalimentare (derrate alimentari solide e prodotti agricoli), che avevano però raggiunto, proprio lo scorso anno, livelli di traffico particolarmente positivi. Per i prodotti metallurgici (-9,5%) sono calate soprattutto le importazioni di coils da Cina, Iran e Russia; per i prodotti agricoli si è registrata una diminuzione per il frumento, mentre per le derrate alimentari il calo più sostanziale è per i semi di soia.
Per i materiali da costruzione, con 1,010 milioni di tonnellate movimentate si è avuto un trend in linea con l’anno precedente (-2,1%); le materie prime per le ceramiche, passate da 894 a 852 mila tonnellate sono calate del 4,6%.
Tra le rinfuse liquide risultano in aumento i petroliferi (+11,7%), i prodotti chimici (+3,6%) e i prodotti alimentari liquidi (+2,9%).
Buono il dato dell’automotive dove sono state sbarcate 7.525 auto (+17,2%).
Da un’analisi del foreland marittimo del porto emerge che, i Paesi che hanno fatto registrare le principali variazioni positive in termini assoluti sono Egitto, Ucraina e India (492 mila tonnellate in più); mentre i Paesi con cui gli scambi sono calati in maniera più significativa sono stati Cina, Iran e Russia (complessivamente 627 mila tonnellate in meno).
© copyright Porto Ravenna News
Nel dettaglio, la movimentazione dei primi tre mesi dell’anno è stata pari a 6.219.726 tonnellate di merce, il 5% in meno rispetto al primo trimestre 2016.
Il numero delle navi arrivate è risultato pari a 703 in calo del 7,9%.
In particolare gli sbarchi sono stati pari a 5.244.844 tonnellate, 415.352 tonnellate in meno rispetto allo scorso anno (-7,3%), mentre gli imbarchi ammontano a 974.882 tonnellate (+9,8%).
Analizzando le merci per condizionamento si evince che le merci secche, hanno segnato un calo del 9,2% (oltre 400 mila tonnellate), le rinfuse liquide hanno fatto registrare una crescita pari al 7,7%, mentre per le merci unitizzate, quelle in container risultano in calo del 3,7%, e quelle su rotabili segnano, invece, una crescita del 5,9%.
Per i container il risultato è stato di 54.638 TEUs, in linea con il dato dello scorso anno (-1,6%); in aumento i container vuoti, 1.419 in più, e in calo i pieni, 2.301 in meno.
Il numero dei trailer è stato pari a 16.628 unità (-10,1%). Il calo è da attribuirsi alla sospensione della linea della Grimaldi per Bari e Patrasso. Buoni, invece, i risultati sulla relazione Ravenna-Brindisi-Catania, dove sono stati movimentati 12.506 trailer per Catania e 3.459 per Brindisi, per un totale di 1.871 pezzi in più (+13,3%).
I comparti dove si sono registrati i segnali negativi più evidenti sono la metallurgia e l’agroalimentare (derrate alimentari solide e prodotti agricoli), che avevano però raggiunto, proprio lo scorso anno, livelli di traffico particolarmente positivi. Per i prodotti metallurgici (-9,5%) sono calate soprattutto le importazioni di coils da Cina, Iran e Russia; per i prodotti agricoli si è registrata una diminuzione per il frumento, mentre per le derrate alimentari il calo più sostanziale è per i semi di soia.
Per i materiali da costruzione, con 1,010 milioni di tonnellate movimentate si è avuto un trend in linea con l’anno precedente (-2,1%); le materie prime per le ceramiche, passate da 894 a 852 mila tonnellate sono calate del 4,6%.
Tra le rinfuse liquide risultano in aumento i petroliferi (+11,7%), i prodotti chimici (+3,6%) e i prodotti alimentari liquidi (+2,9%).
Buono il dato dell’automotive dove sono state sbarcate 7.525 auto (+17,2%).
Da un’analisi del foreland marittimo del porto emerge che, i Paesi che hanno fatto registrare le principali variazioni positive in termini assoluti sono Egitto, Ucraina e India (492 mila tonnellate in più); mentre i Paesi con cui gli scambi sono calati in maniera più significativa sono stati Cina, Iran e Russia (complessivamente 627 mila tonnellate in meno).
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