sicurezza e cambiamento

Trasporti, Logistica

ravenna 21 giugno 2019

Marcegaglia investe 250 milioni di euro

Cresce il ruolo dello stabilimento di Ravenna oggi leader in Italia. Previste 100 assunzioni

21 giugno 2019 - ravenna - Il Gruppo Marcegaglia ha varato per lo stabilimento ravennate un piano di investimenti di 250 milioni di euro per i prossimi cinque anni.
Lo hanno annunciato il presidente del Gruppo, Antonio Marcegaglia, e la sorella Emma, vice presidente, nel corso di una conferenza stampa tenutasi in Municipio presenti il mondo portuale, quello imprenditoriale, i sindacati.

“Il Gruppo Marcegaglia è uno dei principali gruppi italiani che già da tempo rappresenta una delle grandi eccellenze dell’area industriale e portuale della nostra città” ha commentato il sindaco Michele de Pascale. Ravenna è orgogliosa del ruolo che ricopre all’interno del Gruppo, la presenza in sala consiliare oggi ha un significato importante per gli impegni e il futuro del Gruppo in città. Questo è un momento non formale, sfidante, vogliamo essere all’altezza delle sfida insieme a tutta la comunità. Ravenna ha una grande ambizione in termini di sviluppo portuale industriale. Sul porto ci sono grandissime aspettative per il bando lavori che aspettiamo per il mese di luglio e anche perché sappiamo che le grandi imprese del porto hanno in programma investimenti importanti.
Se importanti gruppi che hanno visione globale investono a Ravenna, vuol dire che vedono nel nostro territorio delle opportunità.
Sono due i grandi elementi che il nostro territorio deve garantire a chi vuole investire: innanzitutto la cultura industriale, un territorio amico dell’impresa e dello sviluppo, quando c’è l’opportunità di cogliere un investimento ci si muove come un sol uomo, e questo lo condivide anche la comunità.
Il secondo elemento è quello delle procedure autorizzatorie concesse in tempi rapidi con funzionari pubblici inflessibili sul rispetto delle norme, ma non ottusi nel cautelare se stessi e non promuovere la crescita.
Chi vuole investire a Ravenna deve sapere di poterlo fare e troverà enti pubblici che daranno ottima prova di sé negli iter burocratici.
Da qui oggi mandiamo messaggi ad altri enti statali: abbiamo investimenti in fase di progettazione con finanziamenti Anas e Rfi, progetti definiti con risorse in parte già stanziate, ora ci servono cantieri non solo parole”.

“Per i prossimi cinque anni prevediamo di accelerare gli investimenti triplicando le risorse rispetto al passato per giocare un ruolo ancora più significativo”, ha spiegato Antonio Marcegaglia. Gli obiettivi “sono quelli di rafforzare ulteriormente la nostra competitività e la filiera produttiva, quindi i fondi saranno dedicati a efficienza energetica, innovazione, rinnovo delle tecnologie e formazione oltre alla crescita interna ed esterna attraverso acquisizioni. Il focus è su mercati e segmenti nuovi e per i prossimi due anni abbiamo diversi dossier per acquisizioni allo studio in Italia e in Europa”.

Ravenna assume così un ruolo sempre più centrale nelle strategie del gruppo di Gazoldo degli Ippoliti. Lo stabilimento diretto da Aldo Fiorini, dove lavorano 900 dipendenti più altrettanti indiretti stabili, si avvia a fare 100 nuove assunzioni. Grazie alla banchina portuale e al raccodo ferroviario gode di una situazione logistica e intermodale che sfrutta appieno.

Attualmente, nei 540 mila metri quadrati su via Baiona vengono lavorate cinque milioni di tonnellate di acciaio, movimentato via porto e ferrovia (Marcegaglia è il primo cliente di Trenitalia). Si tratta di una delle più moderne strutture impiantistiche che impiega le più avanzate tecnologie produttive per il decapaggio chimico, la laminazione a freddo, la ricottura statica, la zincatura e la preverniciatura dei rotoli d’acciaio, oltre ad avere un centro servizi per la spianatura e il taglio dei coils in acciaio al carbonio.

“Il legame del Gruppo con questa città – hanno affermato Antonio ed Emma Marcegaglia - festeggia i 34 anni. Abbiamo un rapporto molto positivo con l’amministrazione comunale. E Ravenna ha, quindi, un ruolo trainante che crescerà da metà 2020”. Dal 1998 a oggi il Gruppo ha investito su Ravenna un miliardo di euro.

L'investimento di 250 milioni a Ravenna rientra nel piano da 600 milioni complessivi annunciati dalla società.
Una prima tranche di 150 milioni di euro è già in corso.

"Di questa tranche - ha sostenuto Aldo Fiorini, direttore dello stabilimento di Ravenna e membro del cda - fa parte l’impianto di cogenerazione che è in fase autorizzativa. Consumerà gas naturale e produrrà energia elettrica e termica. Ciò ci consentirà di ridurre le emissioni in atmosfera e di efficientare ulteriormente lo stabilimento. Si realizzerà un nuovo impianto di laminazione, il quarto e "più tecnologico al mondo", per un incremento della capacità di laminazione del 30%, 550.000 tonnellate. Sorgeranno nuovi capannoni per il magazzinaggio e l'imballaggio per 16mila metri quadrati per migliorare la sicurezza e il non danneggiamento dei materiali. Con il progetto Master model, invece, verranno interconnesse tutte le linee per garantire "continuità qualitativa". Con quello Supply chain si creerà un sistema integrato degli stabilimenti. Ancora: da un lato verranno automatizzati i carroponti e ci saranno l'handling a terra e l'imballo automatico, dall'altro il progetto Icoy (messo a punto da Itway) permetterà di sapere quando il lavoratore entra in una zona di possibile pericolo".

A proposito del progetto hub portuale, Antonio Marcegaglia ha sottolineato che "l'investimento è stato programmato a prescindere dagli sviluppi del progetto per l'approfondimento dei fondali". "E' chiaro - ha aggiunto Emma Marcegaglia - che con la possibilità di ingresso di navi di maggiori dimensioni aumenterà l'efficienza e la competitività della nostra banchina che importa acciaio da tutto il mondo".
A proposito della situazione politica nazionale, Emma Marcegaglia ha commentato che non essendoci un rapporto diretto con lo Stato come cliente, l'aziende risente della situazione generale dell'economia italiana. La competitività di una azienda come la Marcegaglia beneficierebbe di una politica più centrata sull'industria che accogliesse le richieste di Confindustria di una riduzione del costo del lavoro, a vantaggio del lavoratore, e di una maggiore attenzione verso gli investimenti in infrastrutture.

Alcuni dati di bilancio. Per quanto riguarda i ricavi nel 2018 sono stati superati i 5,3 miliardi di euro con un Ebitda di 411 milioni (386 milioni riferibili a Marcegaglia Steel). Oggi il gruppo è leader mondiale nella trasformazione dell' acciaio con 5,8 milioni di tonnellate lavorate ogni anno, ha circa 6.500 dipendenti e 25 stabilimenti sparsi nel mondo.

Gli investimenti annunciati oggi dal Gruppo Marcegaglia per lo stabilimento di Ravenna sono un segnale importantissimo, un’iniezione di fiducia e un modo illuminato e lungimirante di celebrare i 60 anni di attività dell’azienda: “Siamo orgogliosi dell’impegno e della tenacia di un’impresa che ha saputo radicarsi nel territorio – spiega il presidente di Confindustria Romagna, Paolo Maggioli - contribuendo alla crescita e allo sviluppo di tutto il tessuto produttivo, rendendolo ora più innovativo e sostenibile grazie ai nuovi progetti in cantiere sul fronte della sicurezza, della digitalizzazione e dell’attenzione all’ambiente: un esempio tangibile di come le nostre imprese possono essere protagoniste non solo sul piano economico, ma anche sociale e culturale”.

Marcegaglia, 20 anni di sviluppo


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