Porti
venezia
08 agosto 2019
Anche Venezia con i fondali insabbiati
Lo scalo lagunare si appella al nuovo protocollo fanghi
08 agosto 2019 - venezia - Anche il porto di Venezia si appella al nuovo protocollo fanghi per far fronte all'insabbiamento dei canali. Preoccupa la situazione del canale Malamocco-Marghera a cui non a caso il piano triennale di lavori pubblici del Porto destina circa 23 milioni di euro di investimenti nei prossimi tre anni.
L’impossibilità di mantenere i fondali alle quote necessarie dovuta anche alla mancanza di siti idonei al conferimento dei sedimenti derivanti dagli escavi manutentivi ordinari e straordinari, ha portato a limitazioni del pescaggio, con l'impossibilità di grandi navi di scalare i porti di Venezia e Chioggia.
La revisione del Protocollo fanghi può consentire di individuare nuovi siti di conferimento, dove poter stoccare i fanghi, anche tossici, prelevati dai canali portuali. Si stima un fabbisogno immediato di circa 3,5 milioni di metri cubi per le attività di scavo programmate tra le quali la messa in sicurezza e il mantenimento del Canale Malamocco-Marghera (circa 1,6 milioni di metri cubi) e del Porto di Chioggia (400 mila metri cubi). E un ulteriore fabbisogno di circa 1,5 milioni di metri cubi, legato agli sviluppi progettuali del nuovo terminal di Montesyndial (circa un milione di metri cubi) e del nuovo terminal crociere (500 mila metri cubi).
© copyright Porto Ravenna News
L’impossibilità di mantenere i fondali alle quote necessarie dovuta anche alla mancanza di siti idonei al conferimento dei sedimenti derivanti dagli escavi manutentivi ordinari e straordinari, ha portato a limitazioni del pescaggio, con l'impossibilità di grandi navi di scalare i porti di Venezia e Chioggia.
La revisione del Protocollo fanghi può consentire di individuare nuovi siti di conferimento, dove poter stoccare i fanghi, anche tossici, prelevati dai canali portuali. Si stima un fabbisogno immediato di circa 3,5 milioni di metri cubi per le attività di scavo programmate tra le quali la messa in sicurezza e il mantenimento del Canale Malamocco-Marghera (circa 1,6 milioni di metri cubi) e del Porto di Chioggia (400 mila metri cubi). E un ulteriore fabbisogno di circa 1,5 milioni di metri cubi, legato agli sviluppi progettuali del nuovo terminal di Montesyndial (circa un milione di metri cubi) e del nuovo terminal crociere (500 mila metri cubi).
© copyright Porto Ravenna News