Energia
ravenna
09 settembre 2019
Gas, chiesto incontro al ministro Patuanelli
La posizione del sindaco, dell'on. Morrone e del consigliere regionale Bessi
09 settembre 2019 - ravenna - Sulle dichiarazioni del premier Conte relative al blocco delle concessioni estrattive, interviene il sindaco de Pascale. "Ho chiesto di essere ricevuto e ascoltato dal ministro Patuanelli in vista di una strategia energetica nazionale. In 14 mesi, sono state bloccate le estrazioni di gas e contemporaneamente non si è investito un euro nelle rinnovabili". Il sindaco vuole essere ascoltato a proposito "del piano che indica le zone dove si può estrarre e dove no. Da noi si lavora in sicurezza da 60 anni. Se non ci ascolteranno avremo lo stesso atteggiamento tenuto in passato".
"Dopo avere ascoltato le parole del discorso del primo ministro incaricato Giuseppe Conte - dichiara il consigliere regionale Pd Gianni Bessi - la mia prima reazione è che non cambio idea sul fatto che il gas naturale resti l’energia fondamentale per la transizione energetica. Ritengo che invece di pronunciare dei no che sono sostenuti da pregiudizi, sarebbe il caso di modificare il metodo con cui ci affrontano le scelte strategiche del nostro Paese. Non servono slogan ma un nuovo modo di affrontare le cose, che poi è quello su cui l’Italia in passato ha basato la propria crescita economica, che preveda la volontà e l’apertura della politica verso le parti sociali, le imprese. Si tratta di ascoltare chi è sul campo, chi ogni giorno indossa camici e tute per andare a lavorare e sostenere l’economia del nostro Paese, ma anche i soggetti intermedi, come le istituzioni e i sindacati".
“Sarà interessante vedere - commenta l’on. Jacopo Morrone (Lega) - come reagiranno il Pd ravennate e regionale e il mondo economico alle dichiarazioni lapidarie del premier Giuseppe Conte tese a confermare che il Governo Pd/M5s introdurrà una normativa contro il rilascio di nuove concessioni di trivellazione per l’estrazione di idrocarburi. I casi infatti sono due: o Conte si lascia andare al solito proclama senza seguito per accontentare momentaneamente la parte grillina, oppure il Pd, pur di andare al governo, ha ceduto sulla battaglia a favore delle trivelle portata avanti dai dem romagnoli. In ogni caso, ci chiediamo quale sia la verità, visto che delle dichiarazioni del presidente del Consiglio c’è da fidarsi il giusto, come c’è da dubitare dei contenuti di un programma scritto da partiti pronti a qualsiasi giravolta e a cambiare idea da un giorno all’altro. Ci chiediamo infine cosa ne pensi il consigliere regionale del Pd, Gianni Bessi, del voltafaccia del proprio partito, ora che quest’ultimo si è iscritto al partito dei ‘blocca trivelle’: esprimerà parole di fuoco contro il M5s, come accadde pochi mesi fa, o anche lui, obtorto collo, farà buon viso a cattiva sorte, cambiando opinione a 360 gradi?”.
© copyright Porto Ravenna News
"Dopo avere ascoltato le parole del discorso del primo ministro incaricato Giuseppe Conte - dichiara il consigliere regionale Pd Gianni Bessi - la mia prima reazione è che non cambio idea sul fatto che il gas naturale resti l’energia fondamentale per la transizione energetica. Ritengo che invece di pronunciare dei no che sono sostenuti da pregiudizi, sarebbe il caso di modificare il metodo con cui ci affrontano le scelte strategiche del nostro Paese. Non servono slogan ma un nuovo modo di affrontare le cose, che poi è quello su cui l’Italia in passato ha basato la propria crescita economica, che preveda la volontà e l’apertura della politica verso le parti sociali, le imprese. Si tratta di ascoltare chi è sul campo, chi ogni giorno indossa camici e tute per andare a lavorare e sostenere l’economia del nostro Paese, ma anche i soggetti intermedi, come le istituzioni e i sindacati".
“Sarà interessante vedere - commenta l’on. Jacopo Morrone (Lega) - come reagiranno il Pd ravennate e regionale e il mondo economico alle dichiarazioni lapidarie del premier Giuseppe Conte tese a confermare che il Governo Pd/M5s introdurrà una normativa contro il rilascio di nuove concessioni di trivellazione per l’estrazione di idrocarburi. I casi infatti sono due: o Conte si lascia andare al solito proclama senza seguito per accontentare momentaneamente la parte grillina, oppure il Pd, pur di andare al governo, ha ceduto sulla battaglia a favore delle trivelle portata avanti dai dem romagnoli. In ogni caso, ci chiediamo quale sia la verità, visto che delle dichiarazioni del presidente del Consiglio c’è da fidarsi il giusto, come c’è da dubitare dei contenuti di un programma scritto da partiti pronti a qualsiasi giravolta e a cambiare idea da un giorno all’altro. Ci chiediamo infine cosa ne pensi il consigliere regionale del Pd, Gianni Bessi, del voltafaccia del proprio partito, ora che quest’ultimo si è iscritto al partito dei ‘blocca trivelle’: esprimerà parole di fuoco contro il M5s, come accadde pochi mesi fa, o anche lui, obtorto collo, farà buon viso a cattiva sorte, cambiando opinione a 360 gradi?”.
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