Porti
ravenna
28 novembre 2019
"E' il porto dell'agroalimentare sostenibile"
Confagricoltura Emilia Romagna si schiera a favore dello scalo marittimo
28 novembre 2019 - ravenna - Il porto di Ravenna avra' un "ruolo sempre piu' centrale nello sviluppo competitivo sostenibile dell'agroalimentare emiliano-romagnolo". Dunque "occorre integrare la rete logistica regionale connettendo al meglio i sistemi di trasporto via terra, stradale e ferroviario". Questo l'appello che lancia, nei giorni in cui "l'incubo della viabilità piomba sul comparto agrifood" e "il territorio mostra tutta la sua fragilita', mettendo a rischio la logistica e la tenuta dell'intero sistema economico", la presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna Eugenia Bergamaschi. Anche per "alleggerire- sottolinea- il traffico merci sui porti di Genova e Savona".
Dall'associazione c'e' dunque "pieno sostegno al progetto della Regione che, in sei anni, si prefigge il potenziamento dell'hub portuale di Ravenna", creando le condizioni per movimentare 500.000 container e consentire l'accesso a imbarcazioni di dimensioni superiori. "Un piano che deve essere implementato e integrato; che garantisca- continua Bergamaschi-
un efficiente trasporto combinato e la riduzione delle emissioni di CO2".
Statistiche alla mano, il Candiano e' il terzo nella classifica che include i 43 scali censiti da Istat, ricorda la presidente, e rappresenta il 6% del movimento merci portuale italiano. Lo precedono Trieste e Genova; lo inseguono Livorno e Gioia Tauro. Il suo traffico marittimo e' in crescita dello 0,6% nel periodo 2017-2018. La regione, conclude Bergamaschi, "esprime
oltre il 15% dell'export agroalimentare del Paese ed è leader per prodotti Dop e Igp, ha bisogno di un sistema mare che funzioni per non perdere terreno nei confronti dei competitor
stranieri".
© copyright Porto Ravenna News
Dall'associazione c'e' dunque "pieno sostegno al progetto della Regione che, in sei anni, si prefigge il potenziamento dell'hub portuale di Ravenna", creando le condizioni per movimentare 500.000 container e consentire l'accesso a imbarcazioni di dimensioni superiori. "Un piano che deve essere implementato e integrato; che garantisca- continua Bergamaschi-
un efficiente trasporto combinato e la riduzione delle emissioni di CO2".
Statistiche alla mano, il Candiano e' il terzo nella classifica che include i 43 scali censiti da Istat, ricorda la presidente, e rappresenta il 6% del movimento merci portuale italiano. Lo precedono Trieste e Genova; lo inseguono Livorno e Gioia Tauro. Il suo traffico marittimo e' in crescita dello 0,6% nel periodo 2017-2018. La regione, conclude Bergamaschi, "esprime
oltre il 15% dell'export agroalimentare del Paese ed è leader per prodotti Dop e Igp, ha bisogno di un sistema mare che funzioni per non perdere terreno nei confronti dei competitor
stranieri".
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