Porti
ravenna
13 marzo 2020
Marcegaglia sanifica lo stabilimento
Nel week end il trattamento contro il coronavirus. I dipendenti in ferie
13 marzo 2020 - ravenna - La Marcegaglia utilizzerà il week end per sanificare lo stabilimento di via Baiona. I dipendenti, 900 diretti e 300 indiretti, godranno di due giornate di ferie.
Nessun sciopero, quindi, come era stato proclamato in mattina dalla Fiom Cgil.
La Uil, primo sindacato dello stabilimento, e la Cisl hanno raggiunto nel tardo pomeriggio di oggi, un accordo con l'azienda che scongiura l'astensione del lavoro.
La nota diffusa in mattinata da Ivan Missiroli per la Fiom Cgil spiegava che il sindacato ha proposto “di rallentare la produzione e mettere in sicurezza e sanificare gli ambienti. Nel caso non fosse possibile sanificare nel breve periodo, garantendo la salute dei dipendenti, abbiamo chiesto di adottare il provvedimento della cassa integrazione guadagni ordinaria”.
“A fronte delle nostre richieste fatte a tutela unica della salute dei dipendenti - scrive ancora la Fiom - l’azienda ha risposto di avere già adottato tutte le iniziative del caso e di dover garantire la produzione e il business. Non riteniamo sufficiente quello che l’azienda intende attuare, nemmeno nella gestione del piano ferie che risulta inutile all’evitare il diffondersi del contagio”. Di qui l'annuncio dello sciopero per domani.
Nel frattempo, però, Cisl e Uil hanno continuato a trattare con l'azienda, attraverso le rsu. Alle 18, la fumata bianca. Filippo Spada (Uil) e Davide Tagliaferri (Cisl) hanno annunciano di aver raggiunto l’accordo con l’azienda. “Non c’è bisogno di scioperare. I dipendenti godranno di due giorni di ferie e si procederà con la sanificazione di tutto l’impianto. E nessuno ci rimetterà un soldo”.
© copyright Porto Ravenna News
Nessun sciopero, quindi, come era stato proclamato in mattina dalla Fiom Cgil.
La Uil, primo sindacato dello stabilimento, e la Cisl hanno raggiunto nel tardo pomeriggio di oggi, un accordo con l'azienda che scongiura l'astensione del lavoro.
La nota diffusa in mattinata da Ivan Missiroli per la Fiom Cgil spiegava che il sindacato ha proposto “di rallentare la produzione e mettere in sicurezza e sanificare gli ambienti. Nel caso non fosse possibile sanificare nel breve periodo, garantendo la salute dei dipendenti, abbiamo chiesto di adottare il provvedimento della cassa integrazione guadagni ordinaria”.
“A fronte delle nostre richieste fatte a tutela unica della salute dei dipendenti - scrive ancora la Fiom - l’azienda ha risposto di avere già adottato tutte le iniziative del caso e di dover garantire la produzione e il business. Non riteniamo sufficiente quello che l’azienda intende attuare, nemmeno nella gestione del piano ferie che risulta inutile all’evitare il diffondersi del contagio”. Di qui l'annuncio dello sciopero per domani.
Nel frattempo, però, Cisl e Uil hanno continuato a trattare con l'azienda, attraverso le rsu. Alle 18, la fumata bianca. Filippo Spada (Uil) e Davide Tagliaferri (Cisl) hanno annunciano di aver raggiunto l’accordo con l’azienda. “Non c’è bisogno di scioperare. I dipendenti godranno di due giorni di ferie e si procederà con la sanificazione di tutto l’impianto. E nessuno ci rimetterà un soldo”.
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