Energia
ravenna
26 marzo 2020
Offshore, impianto di Righini in viaggio per Israele
Andrà in Mediterraneo a operare su un giacimento di gas e olio
26 marzo 2020 - ravenna - Pur nelle difficoltà del momento dovute alla crisi del settore Oil&Gas nazionale e della lotta alla diffusione del coronavirus, la F.lli Righini, una delle aziende ravennati del settore offshore più affermate sul mercato internazionale, ha completato la costruzione e l’imbarco per Israele di un impianto destinato alle attività offshore israeliane commissionato da Technip UK.
L’impianto costruito a Ravenna, pesa 300 tonnellate ed è un blocco unico, realizzato ‘chiavi in mano’. Sarà montato sul fianco di una nave (FPSO) che, una volta posizionata sopra il giacimento dove vengono estratti gas e olio, li stocca e li invia a terra. L’impianto della Righini ha il compito di sollevare la condotta che dal giacimento consente di portare il gas sulla nave per l’attività produttiva di energia.
La commessa ha richiesto alla Righini 25 mila ore di lavoro per la sola attività di progettazione delle parti meccaniche, elettriche e di controllo e gestione, a conferma della complessità del lavoro. La partenza per il Mediterraneo è avvenuta ieri, martedì, dal terminal Sapir San Vitale, a bordo della nave Franke.
“Questo impianto – commenta Renzo Righini – è una ulteriore testimonianza del livello tecnologico e professionale raggiunto dal settore Oil&gas ravennate. Queste professionalità sono a disposizione del Paese qualora decidesse di tornare a sfruttare il gas nazionale come energia per la transizione”.
© copyright Porto Ravenna News
L’impianto costruito a Ravenna, pesa 300 tonnellate ed è un blocco unico, realizzato ‘chiavi in mano’. Sarà montato sul fianco di una nave (FPSO) che, una volta posizionata sopra il giacimento dove vengono estratti gas e olio, li stocca e li invia a terra. L’impianto della Righini ha il compito di sollevare la condotta che dal giacimento consente di portare il gas sulla nave per l’attività produttiva di energia.
La commessa ha richiesto alla Righini 25 mila ore di lavoro per la sola attività di progettazione delle parti meccaniche, elettriche e di controllo e gestione, a conferma della complessità del lavoro. La partenza per il Mediterraneo è avvenuta ieri, martedì, dal terminal Sapir San Vitale, a bordo della nave Franke.
“Questo impianto – commenta Renzo Righini – è una ulteriore testimonianza del livello tecnologico e professionale raggiunto dal settore Oil&gas ravennate. Queste professionalità sono a disposizione del Paese qualora decidesse di tornare a sfruttare il gas nazionale come energia per la transizione”.
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