sicurezza e cambiamento

Porti

ravenna 07 maggio 2020

Controllo delle merci, un punto di ispezione unico in Italia VIDEO

Nuovi locali realizzati dall'Adsp su spazi gratuiti di Sapir e TCR

07 maggio 2020 - ravenna - Sono stati aperti ufficialmente questa mattina presso il TCR, i nuovi locali a disposizione degli organi periferici del ministero della Salute per i controlli sanitari su merci provenienti dai Paesi extra Ue. I nuovi locali sono stati realizzati dall’Autorità portuale su spazi messi a disposizione gratuitamente da Sapir e TCR.

Nel video il direttore dell’Usmaf Toscana, Emilia Romagna Alessandro Lattanzi, il presidente del TCR Giannantonio Mingozzi e il direttore operativo dell’Adsp, Mario Petrosino, illustrano la nuova struttura che colloca i servizi del porto di Ravenna ai vertici in Italia.Da sottolineare il ruolo avuto da Alessandra Riparbelli, presidente Ader, associazione doganalisti Emilia Romagna, sempre attenta alle problematiche legate ai controlli sanitari.
Quello di oggi è un primo passo del progetto cui sta lavorando da tempo l’Autorità Portuale per concentrare in un'unica area tutti i servizi che sono chiamati a operare nel momento in cui arriva una nave, non solo servizi igienico-sanitari ma anche dogane e autorità di pubblica sicurezza, per favorire una più immediata e coordinata azione di vigilanza sulle merci tesa a evitare il rischio di importazione di prodotti non conformi alla legislazione europea.
"Ringrazio il dottor Lattanzi, la dottoressa Fadda e tutto il Servizio Sanitario - dichiara il presidente dell'Adsp, Daniele Rossi - per la collaborazione e l'impegno profuso nel perfezionamento di questa operazione e ugualmente ringrazio TCR per la consueta disponibilità. L’obiettivo a cui dobbiamo lavorare è l'unificazione degli spazi fisici nei quali servizi sanitari, dogane ed autorità di pubblica sicurezza possano svolgere con sempre maggiore efficienza la loro attività di vigilanza e controllo perché solo in questo modo il nostro porto potrà restare competitivo”.

“Il contratto firmato oggi, unitamente a quello già sottoscritto sempre con il Ministero della Salute avente ad oggetto i locali destinati al Posto di Controllo Frontaliero (PCF), competente per i controlli sui prodotti di origine animale o destinati ad alimentazione animale - hanno affermato Alessandro Lattanzi, direttore USMAF SASN della Toscana ed Emilia Romagna del Ministero della Salute e Paola Fadda, direttrice Dell’UVAC PCF Emilia Romagna del Ministero della Salute - consente di portare all’interno dell’ambito portuale l’attività operativa degli uffici sanitari la cui efficienza è fondamentale e strategica per l’efficienza di uno scalo che, in assenza di uffici rispondenti a quanto previsto dalle norme europee vigenti in materia, e con relativa autorizzazione e certificazione a livello europeo,non potrebbe importare e movimentare prodotti alimentarie merci in arrivo da tutto il mondo e destinati ad alimentazione umana e animale o a contatto con alimenti (MOCA).

Per il Porto di Ravenna, essere certificato secondo le attuali normative EU, significa rappresentare una importante porta di ingresso a livello europeo certificata. Un particolare ringraziamento lo rivolgiamo alla collega Linda Graziadei, già direttrice dell’USMAF SASN Toscana ed Emilia Romagna, che ha seguito il progetto sin dall’inizio".
Soddisfazione di TCR Terminal Container Ravenna dal presidente Giannantonio Mingozzi al direttore tecnico, ingegner Filippo Figna, che sottolinea come sia un “grande piacere assistere oggi alla firma del comodato fra Adsp Ravenna e le direzioni del Ministero della Salute per la consegna dei nuovi locali dell'area di controllo frontaliero. Il rinnovo di quest'area, composta da USMAF, PCF e FITO, si è resa necessaria in quanto le esistenti strutture ormai obsolete non erano più rispondenti al recente Regolamento (UE) 2017/625 riguardante, appunto, i Posti di Controllo Frontaliero.

La realizzazione - continua il direttore tecnico di TCR - è stata resa possibile dalla costante e proficua collaborazione fra TCR, Adsp e Ministero della Salute, nelle persone del dottor Lattanzi e della dottoressa Fadda, e della Regione Emilia Romagna con i quali ci siamo costantemente confrontati, prima per ricercare locali, uffici e aree di controllo provvisorie, che TCR ha messo a disposizione gratuitamente per tutta la durata dei lavori, al fine di garantire al porto di Ravenna il proseguo delle attività di controllo di USMAF e PCF, poi per definire il lay-out generale dell'area e i dettagli tecnici di uffici ed infrastrutture che ora garantiscono ampi e funzionali spazi per tutte le attività fondamentali per assicurare sempre più competitività al nostro porto".



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