sicurezza e cambiamento

Porti

ravenna 11 giugno 2020

Mingozzi (TCR): "Tre condizioni per migliorare i traffici"

Il porto del futuro: dopo Martini (Unione utenti) interviene il presidente del terminal container

11 giugno 2020 - ravenna - Giannantonio Mingozzi, confermato di recente presidente di TCR, società partecipata da Sapir e Contship, condivide molte delle valutazioni espresse dal presidente dell'Unione Utenti Riccardo Martini e sul piano di rilancio del nostro scalo ne aggiunge altre.

Come si mantiene il traffico container che gestisce attualmente TCR e come lo si può incrementare nel medio e lungo periodo?


"E' probabile, per non dire certo, che a breve buona parte del naviglio che attualmente percorre l'Adriatico e scala il nostro porto venga sostituito con navi di stazza superiore, passando quindi a navi che possono trasportare da 4 a 6 mila teus e oltre; ciò significa che le condizioni di navigabilità del nostro canale, pescaggio e bacino di evoluzione in particolare, dovranno offrire condizioni aggiornate alle esigenze del naviglio che verrà messo in produzione. Ci sono novità molto positive negli impegni dell'AdSP ed è assolutamente necessario che i tempi del nuovo Hub per la realizzazione delle migliori condizioni vengano rispettati. Ciò per quanto concerna il traffico esistente. Altrettanto si può dire, guardando ad una possibile crescita dei traffici, sul progetto delle nuove stazioni ferroviarie in destra e sinistra Canale, finalmente alla nostra portata grazie all'impegno di Regione, Comune, Ferrovie, Autorità portuale e tutti coloro che vi contribuiscono. Pensando poi al lungo periodo, ai prossimi decenni, Trattaroli diviene fondamentale grazie ai fondali che può offrire, i meno 14e50, tali da consentire finalmente servizi diretti che ci colleghino con il Far East.
Il periodo difficile che abbiamo attraversato in questi mesi, ci insegna che per specifici gruppi merceologici (alimentari in particolare) quel traffico è continuo e non risente di soste; gli investimenti e le tecnologie relativi a quei consumi, sicuramente contribuirebbero per il nostro porto ad uno sviluppo per un business su quale siamo molto competitivi, se consideriamo logistica, packaging, magazzini del freddo e specifiche di lavorazione connesse a tali merci, vale a dire innovazione tecnologica nel rispetto dell'ambiente, perchè non si può più derogare da queste nuove condizioni operative, legate alla salute di tutti noi e dell'ambiente che ci circonda. Questo mercato ci ha consentito in questi mesi di limitare le perdite rispetto alle difficoltà di altri porti italiani, e di capire che da qui passano nuove prospettive di incremento".

Si riferisce a nuove modalità di promozione del nostro scalo in un contesto regionale ed internazionale?

"E' la seconda condizione che voglio sottolineare; mi fa piacere che sempre più spesso, come ha fatto Martini, si parli di coesione e reciproci interessi, ma occorre dargli corpo anche nelle modalità operative, in Europa ed anche nella nostra regione dove il porto di Ravenna è ancora poco conosciuto; ma oggi l'impegno del presidente Bonaccini, del Sindaco De Pascale e del suo vice Fusignani, stanno dimostrando su tutti i fronti una consapevolezza piena su quello che significa per il nostro sistema economico e produttivo il nostro porto. Basti guardare alle novità in materia infrastrutturale fortemente sostenute dalle istituzioni, anche se io continuo a considerare l'abbandono dell'E 55 un gravissimo errore per i collegamenti con nord Italia ed Europa. Anche per questa nostra dimensione internazionale dobbiamo impegnarci sui Paesi europei ai quali possiamo offrire i nostri servizi, logistica ferroviaria compresa, perchè l'area del Mediterraneo via Ravenna può garantire tempi ottimali e minori costi. E questi elementi sono utili per le imprese di tutta l'Emilia Romagna e possono accrescere la movimentazione su Ravenna".

E' fondamentale quindi contare su un terminal come il vostro che ha investito negli ultimi 4 anni 28 milioni di euro ed offre capacità di lavoro e professionali eccellenti?

"Verissimo, i nostri azionisti, Sapir e Contship, hanno precorso i tempi, anche se questi non hanno coinciso purtroppo con nuovi fondali, ma oggi penso di poter dire che questa sintonia si avvicina, e TCR metterà tutto il proprio impegno per favorirla. Voglio infine ricordare come il fatto che a Ravenna scalino le prime compagnie armatoriali al mondo non sia affatto una caso; dipende quindi dal nostro impegno attuale e futuro fidelizzare ulteriormente i nostri clienti offrendo loro infrastrutture sempre più adeguate e condizioni di accesso sempre in miglioramento. Va detto che il nostro porto, l'unico della regione, assieme al bacino della Lombardia, è in un'area considerata tra quelle a maggior tasso di sviluppo di tutta Europa, e quindi noi abbiamo la responsabilità di fornire servizi all'altezza di questo primato".


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