Energia
ravenna
22 giugno 2020
Passi avanti di Eni nel progetto di stoccaggio di Co2 nei pozzi dismessi
Ne ha parlato anche il premier Conte al termine degli Stati generali
22 giugno 2020 - ravenna - "A Ravenna nascerà il più grande centro al mondo di cattura e stoccaggio di Co2". Lo ha detto il presidente del consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa al termine degli Stati generali.
La notizia di questo progetto di Eni non è nuova. Ne aveva già parlato diffusamente lo stesso amministratore delegato della società, Claudio Descalzi, a fine febbraio. Nei pozzi non più utilizzati per la produzione di gas, potrebbero essere stoccati da 300 a 500 milioni di tonnellate di Co2.
La tempistica, per ora, prevede di terminare la fase di ricerca e autorizzativa entro il 2025, per poi avviare quella progettuale vera e propria.
"Siamo molto soddisfatti e auspicavamo da tempo la conferma per la realizzazione del centro di stoccaggio di Co2 (il più diffuso dei gas serra responsabili dei cambiamenti climatici) a Ravenna, conferma arrivata ieri dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante la conferenza stampa al termine degli Stati Generali" commenta Lorenzo Margotti del Pd.
"Ravenna ha tutte le carte in regola per cogliere questa sfida e credere nel percorso di transizione energetica, che saremo in grado di mettere a disposizione di tutto il nostro Paese. A conferma di ciò è utile ricordare le due importanti manifestazioni che si svolgono a Ravenna, REM e OMC, che già da diversi anni pongono in evidenza le nuove sfide legate all’energia. Dentro a questo progetto - conclude Margotti - serve il coinvolgimento di tutto l'indotto ravennate, un grande patrimonio di professionalità, tecnologia e specializzazione riposto nei lavoratori e nelle imprese del distretto energetico".
© copyright Porto Ravenna News
La notizia di questo progetto di Eni non è nuova. Ne aveva già parlato diffusamente lo stesso amministratore delegato della società, Claudio Descalzi, a fine febbraio. Nei pozzi non più utilizzati per la produzione di gas, potrebbero essere stoccati da 300 a 500 milioni di tonnellate di Co2.
La tempistica, per ora, prevede di terminare la fase di ricerca e autorizzativa entro il 2025, per poi avviare quella progettuale vera e propria.
"Siamo molto soddisfatti e auspicavamo da tempo la conferma per la realizzazione del centro di stoccaggio di Co2 (il più diffuso dei gas serra responsabili dei cambiamenti climatici) a Ravenna, conferma arrivata ieri dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante la conferenza stampa al termine degli Stati Generali" commenta Lorenzo Margotti del Pd.
"Ravenna ha tutte le carte in regola per cogliere questa sfida e credere nel percorso di transizione energetica, che saremo in grado di mettere a disposizione di tutto il nostro Paese. A conferma di ciò è utile ricordare le due importanti manifestazioni che si svolgono a Ravenna, REM e OMC, che già da diversi anni pongono in evidenza le nuove sfide legate all’energia. Dentro a questo progetto - conclude Margotti - serve il coinvolgimento di tutto l'indotto ravennate, un grande patrimonio di professionalità, tecnologia e specializzazione riposto nei lavoratori e nelle imprese del distretto energetico".
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