Porti
ravenna
28 agosto 2020
Risolto in poche ore il caso di due marittimi positivi al Covid
Erano a bordo della nave Seven Seas Splendor
28 agosto 2020 - ravenna - La collaborazione tra Sanità marittima, Ausl, Capitaneria di porto, ADSP, agenzia marittima Sagem ha consentito di gestire nel migliore dei modi due casi di marittimi positivi al Covid.
E' successo all'inizio della settimana sulla Seven Seas Splendor che, con la gemella Explorer, resterà al terminal di Porto Corsini per tre mesi.
Sulla base di un protocollo specifico predisposto dal direttore della Sanità marittima di Toscana e Emilia Romagna, Alessandro Lattanzi, i contatti con il medico di bordo della nave sono stati presi all'altezza di Gibilterra.
“Abbiamo contattato il medico di bordo delle due navi e gli abbiamo chiesto di spedirci quotidianamente un report con risposte a quesiti sanitari predisposti da noi. Ci siamo messi in contatto con il Cirm, il centro internazionale di servizio medico, operativo 24 ore su 24, per avere il supporto di una struttura italiana di eccellenza. Abbiamo poi programmato i tamponi per 300 persone, da eseguire il più velocemente possibile e senza far scendere a terra nessuno” spiega Lattanzi, che prima dell'attuale incarico dirigeva la 'sanità dell'aeroporto di Fiumicino e del porto di Civitavecchia.
La Seven Seas Explorer non ha presentato problemi, tamponi tutti negativi e ‘libera pratica sanitaria' firmata, cioè possibilità di muoversi liberamente. Sulla Splendor sono statoi individuati due tamponi positivi.
Mercoledì sera, verso le ore 17.30, i due membri dell'equipaggio della Seven Seas Splendor sono sbarcati dalla nave. Ad attenderli in banchina un’ambulanza con ‘biocontenimento’ che li ha trasferiti presso la struttura territoriale Covid-19 dell’Ausl Romagna, l' Hotel Residence Selice a Massa Lombarda.
I restanti membri dell'equipaggio, risultati negativi, rimarranno a bordo della nave per altri 14 giorni di quarantena, al termine della quale verranno sottoposti a ulteriore tampone.
“Ringrazio veramente tutti i servizi impegnati nell’applicazione dei protocolli anti Covid, per la prontezza e la professionalità con la quale hanno agito. Ribadisco anche che non ci sono stati contatti con la popolazione. Tutti elementi che fanno di Ravenna un porto sicuro anche sul piano del coronavirus” dice il presidente dell’Adsp, Daniele Rossi.
© copyright Porto Ravenna News
E' successo all'inizio della settimana sulla Seven Seas Splendor che, con la gemella Explorer, resterà al terminal di Porto Corsini per tre mesi.
Sulla base di un protocollo specifico predisposto dal direttore della Sanità marittima di Toscana e Emilia Romagna, Alessandro Lattanzi, i contatti con il medico di bordo della nave sono stati presi all'altezza di Gibilterra.
“Abbiamo contattato il medico di bordo delle due navi e gli abbiamo chiesto di spedirci quotidianamente un report con risposte a quesiti sanitari predisposti da noi. Ci siamo messi in contatto con il Cirm, il centro internazionale di servizio medico, operativo 24 ore su 24, per avere il supporto di una struttura italiana di eccellenza. Abbiamo poi programmato i tamponi per 300 persone, da eseguire il più velocemente possibile e senza far scendere a terra nessuno” spiega Lattanzi, che prima dell'attuale incarico dirigeva la 'sanità dell'aeroporto di Fiumicino e del porto di Civitavecchia.
La Seven Seas Explorer non ha presentato problemi, tamponi tutti negativi e ‘libera pratica sanitaria' firmata, cioè possibilità di muoversi liberamente. Sulla Splendor sono statoi individuati due tamponi positivi.
Mercoledì sera, verso le ore 17.30, i due membri dell'equipaggio della Seven Seas Splendor sono sbarcati dalla nave. Ad attenderli in banchina un’ambulanza con ‘biocontenimento’ che li ha trasferiti presso la struttura territoriale Covid-19 dell’Ausl Romagna, l' Hotel Residence Selice a Massa Lombarda.
I restanti membri dell'equipaggio, risultati negativi, rimarranno a bordo della nave per altri 14 giorni di quarantena, al termine della quale verranno sottoposti a ulteriore tampone.
“Ringrazio veramente tutti i servizi impegnati nell’applicazione dei protocolli anti Covid, per la prontezza e la professionalità con la quale hanno agito. Ribadisco anche che non ci sono stati contatti con la popolazione. Tutti elementi che fanno di Ravenna un porto sicuro anche sul piano del coronavirus” dice il presidente dell’Adsp, Daniele Rossi.
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