Energia
roma
02 settembre 2020
Il governo era pronto a bocciare l'emendamento pro-gas
La proposta del sen. Collina (Pd) non è stata portata al voto. "Ci riproverò nel Dl Agosto"
02 settembre 2020 - roma - Il governo avrebbe votato contro l'emendamento presentato dal senatore Pd Stefano Collina per far ripartire la produzione di gas, estratto in Adriatico. Ufficialmente si parla di 'provvedimento ritirato' perchè non andato in votazione alò Senato sove si discuteva il Dl Semplificazioni. Ma non è stato portato al voto perchè il governo aveva fatto sapere che lo avrebbe bocciato.
"Nel DL Semplificazioni - commenta il senatore Collina - abbiamo messo un tetto ai canoni per le aziende che estraggono idrocarburi, per evitare il paradosso che chi ancora investe possa andare in perdita a causa dello Stato. E' un buon segnale al mondo delle estrazioni perché dimostra che c'è la volontà che il settore torni a produrre dopo l'approvazione del PITESAI e completa il lavoro fatto con il mio emendamento alla legge di bilancio per proteggere i piccoli giacimenti, lasciando a questi l'esenzione dal pagamento delle royalties".
"Lo dico chiaramente a chi del M5S ha polemizzato in sede locale - prosegue Collina - non ho risposto in questi giorni perché troppo impegnato a difendere in Parlamento gli interessi del territorio, cui si sono saldati gli interessi analoghi di tanti altri pezzi del Paese che vivono di idrocarburi e di cui Ravenna ha assunto la leadership.
Il PD sta dalla parte dello sviluppo e della transizione. Che entro il 2050 prevede l'uscita dalle fonti fossili. Da qui al 2050 bisogna diminuire le importazioni, scommettendo sulle risorse domestiche che man mano saranno sempre più sufficienti a soddisfare il fabbisogno nazionale. Per questo non sono affatto soddisfatto del no alla proposta di anticipare il ritorno al lavoro del settore, attraverso una corsia preferenziale per alcuni progetti strategici nazionali.
Sebbene sia stato confermato che verrà mantenuto l'impegno a chiudere il Pitesai nei tempi previsti, questo non può bastare. Per questo riproporrò immediatamente la questione nell'ambito del DL Agosto. Non mi rassegno al fatto che ogni giorno in cui le nostre aziende non lavorano e le nostre risorse naturali non vengono usate c'è, dall'altro capo del mondo, in paesi con standard ambientali e democratici più bassi dei nostri, qualcuno che si arricchisce. E' un paradosso contro il quale continuerò a battermi insieme ai rappresentanti dei lavoratori e delle imprese, già da domani".
© copyright Porto Ravenna News
"Nel DL Semplificazioni - commenta il senatore Collina - abbiamo messo un tetto ai canoni per le aziende che estraggono idrocarburi, per evitare il paradosso che chi ancora investe possa andare in perdita a causa dello Stato. E' un buon segnale al mondo delle estrazioni perché dimostra che c'è la volontà che il settore torni a produrre dopo l'approvazione del PITESAI e completa il lavoro fatto con il mio emendamento alla legge di bilancio per proteggere i piccoli giacimenti, lasciando a questi l'esenzione dal pagamento delle royalties".
"Lo dico chiaramente a chi del M5S ha polemizzato in sede locale - prosegue Collina - non ho risposto in questi giorni perché troppo impegnato a difendere in Parlamento gli interessi del territorio, cui si sono saldati gli interessi analoghi di tanti altri pezzi del Paese che vivono di idrocarburi e di cui Ravenna ha assunto la leadership.
Il PD sta dalla parte dello sviluppo e della transizione. Che entro il 2050 prevede l'uscita dalle fonti fossili. Da qui al 2050 bisogna diminuire le importazioni, scommettendo sulle risorse domestiche che man mano saranno sempre più sufficienti a soddisfare il fabbisogno nazionale. Per questo non sono affatto soddisfatto del no alla proposta di anticipare il ritorno al lavoro del settore, attraverso una corsia preferenziale per alcuni progetti strategici nazionali.
Sebbene sia stato confermato che verrà mantenuto l'impegno a chiudere il Pitesai nei tempi previsti, questo non può bastare. Per questo riproporrò immediatamente la questione nell'ambito del DL Agosto. Non mi rassegno al fatto che ogni giorno in cui le nostre aziende non lavorano e le nostre risorse naturali non vengono usate c'è, dall'altro capo del mondo, in paesi con standard ambientali e democratici più bassi dei nostri, qualcuno che si arricchisce. E' un paradosso contro il quale continuerò a battermi insieme ai rappresentanti dei lavoratori e delle imprese, già da domani".
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