Porti
ravenna
05 aprile 2022
Monduzzi, Mattiello e i fratelli Rossi lanciano campagna per Mariupol
Gli imprenditori portuali ricordano i lontani rapporti con il Mar Nero
05 aprile 2022 - ravenna - Mariupol ha avuto legami commerciali con la città di Ravenna e il suo
porto in tutti gli anni decisivi per lo sviluppo dei traffici e dei
collegamenti via mare, dagli anni settanta fino alla fine degli anni
novanta; molte aziende ravennati del cluster marittimo-portuale ne hanno
tratto benefici.
"È il momento di intervenire concretamente con un gesto di riconoscenza verso il popolo ucraino sostenendo iniziative non solo dal punto di vista finanziario ma esprimendo anche quotidiana solidarietà a quanti soggiornano nella nostra città in attesa di poter rientrare in patria" scrivono Aldo Rossi (Gruppo Sisam), Alberto Rossi (Neptune), Paolo Monduzzi (Seamond), Francesco Mattiello Associazione Naviga in Darsena.
"Rivolgiamo un appello alle associazioni di categoria e alle singole aziende di unirsi a noi per sostenere 60 musicisti e coristi ucraini ospiti nella nostra città e che avremo modo di ascoltare presso la chiesa di San Romualdo, sede dell’ Orchestra Cherubini.
A sostegno di questi artisti le nostre aziende e l’associazione Naviga in Darsena aprono una sottoscrizione presso La Cassa di Ravenna, Ag.2, IBAN: IT04L0627013181CC0810086566 intestato a Naviga in Darsena, causale “Nel nome di Mariupol”.
La sottoscrizione rimarrà operativa per 90 giorni al termine dei quali verrà pubblicato il resoconto delle somme ricevute e il nominativo dei beneficiari.
"Mariupol - prosegue la nota - che in epoca sovietica dal 1948 al 1989 era stata rinominata Zhdanov, era sede della Azov Shipping Company, compagnia di navigazione, la cui area regionale di competenza comprendeva tutto il Mediterraneo e Ravenna divenne lo scalo principale per i collegamenti con il Mar Nero e il vicino Oriente, sbocchi tradizionali e storici per il nostro porto.
Insieme alla Azov operava, sulla rotta di Mariupol, anche una flotta di navi mecantili per carichi generali, siderurgici e di rinfuse, che erano gestite dalla ravennate Petrokan e impegnavano numerosi operatori portuali, in particolare l’Agenzia Maritalia e la Sapir.
Altre importanti Compagnie di navigazione che scalavano Ravenna: Black Sea Shipping di Odessa – Danube Shipping CO. di Izmail, Dnepr Shipping e Co di Kiev, Compagnie che hanno contribuito allo sviluppo di altri traffici quali i prodotti siderurgici, l’olio vegetale (a Mariupol c’era il più grande stabilimento per la produzione di olio di girasole), urea, cereali, integratori per mangimi, prodotti chimici, melassa etc.
Dalla metà degli anni novanta iniziarono i traffici delle argille estratte dalle cave ucraine destinate all’industria ceramica emiliano - romagnola".
© copyright Porto Ravenna News
"È il momento di intervenire concretamente con un gesto di riconoscenza verso il popolo ucraino sostenendo iniziative non solo dal punto di vista finanziario ma esprimendo anche quotidiana solidarietà a quanti soggiornano nella nostra città in attesa di poter rientrare in patria" scrivono Aldo Rossi (Gruppo Sisam), Alberto Rossi (Neptune), Paolo Monduzzi (Seamond), Francesco Mattiello Associazione Naviga in Darsena.
"Rivolgiamo un appello alle associazioni di categoria e alle singole aziende di unirsi a noi per sostenere 60 musicisti e coristi ucraini ospiti nella nostra città e che avremo modo di ascoltare presso la chiesa di San Romualdo, sede dell’ Orchestra Cherubini.
A sostegno di questi artisti le nostre aziende e l’associazione Naviga in Darsena aprono una sottoscrizione presso La Cassa di Ravenna, Ag.2, IBAN: IT04L0627013181CC0810086566 intestato a Naviga in Darsena, causale “Nel nome di Mariupol”.
La sottoscrizione rimarrà operativa per 90 giorni al termine dei quali verrà pubblicato il resoconto delle somme ricevute e il nominativo dei beneficiari.
"Mariupol - prosegue la nota - che in epoca sovietica dal 1948 al 1989 era stata rinominata Zhdanov, era sede della Azov Shipping Company, compagnia di navigazione, la cui area regionale di competenza comprendeva tutto il Mediterraneo e Ravenna divenne lo scalo principale per i collegamenti con il Mar Nero e il vicino Oriente, sbocchi tradizionali e storici per il nostro porto.
Insieme alla Azov operava, sulla rotta di Mariupol, anche una flotta di navi mecantili per carichi generali, siderurgici e di rinfuse, che erano gestite dalla ravennate Petrokan e impegnavano numerosi operatori portuali, in particolare l’Agenzia Maritalia e la Sapir.
Altre importanti Compagnie di navigazione che scalavano Ravenna: Black Sea Shipping di Odessa – Danube Shipping CO. di Izmail, Dnepr Shipping e Co di Kiev, Compagnie che hanno contribuito allo sviluppo di altri traffici quali i prodotti siderurgici, l’olio vegetale (a Mariupol c’era il più grande stabilimento per la produzione di olio di girasole), urea, cereali, integratori per mangimi, prodotti chimici, melassa etc.
Dalla metà degli anni novanta iniziarono i traffici delle argille estratte dalle cave ucraine destinate all’industria ceramica emiliano - romagnola".
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