Energia
ravenna
14 luglio 2022
Licenziamento collettivo per la Cmit
La società controllata dalla holding cinese Cmigh ha sede in via Guerrini
14 luglio 2022 - ravenna - Procedura di licenziamento collettivo per una cinquantina di dipendenti di Cmit Europe, società controllata dalla holding China Merchant Industry Group di Hong Kong, con sede nel palazzo di vetro di via Guerrini.
L’insediamento, nel marzo del 2018, richiese un investimento di 10 milioni di euro. Fino a marzo in via Guerrini hanno lavorato una ottantina di persone. Come sono comparse nubi all’orizzonte chi ha potuto si è trovato un altro posto di lavoro.
Non sono note le cause del licenziamento collettivo: dipendenti pagati regolarmente, i fornitori non vantano crediti. Quindi non ci sono problemi finanziari.
L'amministratore delegato della società è Stefano Schiavo.
A causa del Covid e della crisi di mercato – spiegano ambienti dell'oil&gas – ci sono state difficoltà a reperire commesse che possano garantire un minimo carico di lavoro al personale, tenuto conto anche dell’elevato livello tecnologico che caratterizza la progettazione e il design sviluppato nella sede ravennate.
Non esiste la possibilità di ricollocare il personale (per la maggior parte ravennate e di altre province romagnole) all’interno del gruppo se non nei cantieri situati nella Repubblica Popolare Cinese.
I sindacati e Federmanager hanno fatto un primo incontro con i dipendenti la scorsa settimana e, alla luce della lettera di licenziamento collettivo, ce ne saranno altri a partire dalla prossima settimana.
© copyright Porto Ravenna News
L’insediamento, nel marzo del 2018, richiese un investimento di 10 milioni di euro. Fino a marzo in via Guerrini hanno lavorato una ottantina di persone. Come sono comparse nubi all’orizzonte chi ha potuto si è trovato un altro posto di lavoro.
Non sono note le cause del licenziamento collettivo: dipendenti pagati regolarmente, i fornitori non vantano crediti. Quindi non ci sono problemi finanziari.
L'amministratore delegato della società è Stefano Schiavo.
A causa del Covid e della crisi di mercato – spiegano ambienti dell'oil&gas – ci sono state difficoltà a reperire commesse che possano garantire un minimo carico di lavoro al personale, tenuto conto anche dell’elevato livello tecnologico che caratterizza la progettazione e il design sviluppato nella sede ravennate.
Non esiste la possibilità di ricollocare il personale (per la maggior parte ravennate e di altre province romagnole) all’interno del gruppo se non nei cantieri situati nella Repubblica Popolare Cinese.
I sindacati e Federmanager hanno fatto un primo incontro con i dipendenti la scorsa settimana e, alla luce della lettera di licenziamento collettivo, ce ne saranno altri a partire dalla prossima settimana.
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