Energia
La Uil: "Bene il rigassificatore, ora rinnovabili e gas dall'Adriatico"
Le procedure accelerate vengano applicate a tutte le attività energetiche

"L’emergenza energetica - si legge in una nota del sindacato - non ci lascia spazi di manovra sull’ineludibilità di questo progetto ma ora è altrettanto necessario procedere speditamente con le autorizzazioni per la messa in opera del parco eolico a mare, del fotovoltaico galleggiante e dell’impianto per la produzione di idrogeno verde, previsti dal progetto Agnes".
Verificata la possibilità in tempi così rapidi (120 gg) di poter concludere l’iter autorizzativo per il rigassificatore, "non esistono scuse per non garantire, anche per il progetto delle rinnovabili al largo delle nostre coste, tempi altrettanto celeri".
Se necessario "anche percorrendo lo stesso iter accelerato nominando un Commissario Straordinario che abbia la facoltà di completare in tempi rapidissimi tutte le pratiche burocratiche necessarie".
Infine la Uil e la Uiltec di Ravenna ritengono "oramai non più rinviabile una profonda revisione dei contenuti del Pitesai revisione che dovrà essere coerente con l’obbiettivo consentire la ripresa a pieno regime delle estrazioni aumentando la produzione di gas nazionale. Ricordiamo a tutti che su 71 miliardi di metri cubi di gas utilizzati in Italia solo 4 sono di produzione nazionale (la metà di questi proviene dal Distretto di Ravenna) e siamo quindi costretti a massicce e costose importazioni dall’estero a costi decuplicati rispetto al gas presente nei nostri giacimenti.
L’esorbitante aumento delle bollette del gas sta colpendo sia le famiglie italiane, erodendo il potere d’acquisto, sia le aziende, specialmente quelle cosiddette “energivore” ma anche le medie e piccole imprese che rischiano seriamente di essere messe fuori mercato dall’aumento dei costi dell’energia. In un momento come questo non possiamo permetterci di “bloccare” le riserve presenti nei nostri giacimenti".
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