Rcm Costruzioni e Acciona Construccion si aggiudicano i lavori della diga frangiflutti

18 settembre 2024 - ravenna - Il cantiere per la costruzione della diga frangiflutti in Adriatico, a Ravenna, verrà avviato a ottobre dal raggruppamento temporaneo di imprese formato da Rcm Costruzioni e Acciona Construccion che si è aggiudicato il contratto dall’Autorità portuale. L'opera consentirà l’ormeggio sicuro al terminale Snam della nave rigassificatrice ‘BW Singapore’ e delle metaniere che trasporteranno il gas naturale liquefatto (Gnl).
La proposta presentata dalle due imprese ha ottenuto il massimo punteggio tecnico.
«È un contratto fortemente impegnativo, in cui come azienda puntiamo non solo per un fatto di know wow, ma anche per prestigio, perché sappiamo che questa è un’opera strategica che serve all’Italia», commenta il direttore di Rcm Construction, Umberto Esposito, che aggiunge «siamo già al lavoro per organizzare il progetto, che prevede un impiego medio di 200 operai oltre al management».

Il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale (AdSP), Daniele Rossi, sottolinea che il rigassificatore rappresenta il momento di transizione energetica tra le fonti fossili e quelle rinnovabili, assicurando nell’immediato la sicurezza energetica del Paese. Inoltre, evidenzia che il ruolo chiave dei porti come centri di smistamento delle merci resta sicuramente importante, ma non è più solo questo. Oggi si devono caratterizzare come centri di innovazione digitale e di una trasformazione energetica compatibile con l’ambiente ed economicamente sostenibile. 

Il contratto, del valore di 198 milioni di euro, prevede la costruzione della diga lunga 880 metri, larga 24 metri, alta 10,5 metri sopra il livello dell’acqua e una profondità di 17 metri, situata a circa 8,5 km al largo di Punta Marina. I lavori dovranno concludersi entro 756 giorni. La costruzione, che ha ottenuto il finanziamento della Cassa Depositi e Prestiti, richiederà anche circa 50 milioni di euro per spese accessorie sostenute dall'AdSP.

Rcm Costruzioni, che fattura circa 200 milioni l’anno e fa capo al Gruppo Rainone di Salerno, non è nuova al porto di Ravenna, essendosi occupata del progetto Ravenna Port Hub.
«Un’esperienza di ottima collaborazione tra imprese private ed ente pubblico, con il risultato eccezionale di averne anticipato la chiusura di quasi un anno», commenta il presidente dell’AdSP Daniele Rossi.

Esposito, nel presentare Acciona Construccion, partner spagnolo del progetto, ne sottolinea l’esperienza a livello mondiale e le capacità tecnologiche avanzate, come l'utilizzo di pontoni galleggianti unici in Europa per dimensioni e velocità di realizzazione dei cassoni prefabbricati, che sono l’elemento cardine della diga. I pontoni saranno posizionati davanti alla banchina Trattaroli, dove verranno realizzati i 35 cassoni previsti e successivamente trasferiti nella zona della diga.

L'intero progetto del terminale rappresenta un investimento di 1,2 miliardi di euro da parte di Snam, con la nave rigassificatrice ‘BW Singapore’ che arriverà entro la fine dell'anno. Le attività a terra sono già completate al 98%, mentre quelle a mare sono al 66%. L’entrata in funzione dell'impianto è prevista per marzo 2025. Nel progetto sono impegnate le aziende Rosetti Marino, Micoperi e Saipem.


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