Crociere, Traghetti
porto corsini
06 ottobre 2025
Nuova stazione marittima: nel 2026 oltre 100 scali e 390mila passeggeri
Cantiere da oltre 50 milioni verso la chiusura dell’involucro a novembre: terminal da 10mila m² con passerella sopraelevata, facciata in ceramica, tetto verde e fotovoltaico. Nel 2025 già 84 scali e 247mila passeggeri
06 ottobre 2025 - porto corsini - Nel 2026 la nuova stazione marittima di Porto Corsini lavorerà a pieno regime: oltre 100 scali attesi e circa 390mila passeggeri (+62% sul 2025), con una stagione che partirà da febbraio e si chiuderà a metà dicembre. È l’orizzonte verso cui procede un cantiere da oltre 50 milioni di euro che sta cambiando il volto dell’homeport ravennate.
L’edificio conta 10mila metri quadrati su due piani, una passerella sopraelevata che collegherà direttamente nave e terminal e una banchina capace di accogliere navi fino a 315 metri. «Abbiamo ultimato il solaio del tetto e stiamo montando i pannelli delle facciate: contiamo di chiudere l’involucro a novembre, poi passeremo a impianti, divisioni interne e finiture», spiega Anna D’Imporzano, direttrice generale di RCCP – Ravenna Civitas Cruise Port.
L’architettura punta su contrasti e trasparenze: le facciate alternano porzioni in calcestruzzo (quasi concluse) a grandi superfici vetrate. L’ultima a completarsi sarà quella affacciata sul canale Candiano, «interamente in ceramica locale, con piastrelle sfaccettate che riflettono la luce in modo diverso durante il giorno». Sul fronte verso Porto Corsini, dal tetto scenderà un giardino verticale con piante autoctone delle dune. «Finora si è visto soprattutto l’acciaio, ma il terminal sta cambiando a vista d’occhio: unisce tecnica, estetica e sostenibilità», aggiunge D’Imporzano.
Il cuore operativo sarà la passerella sopraelevata: sono state posate le prime colonne che la sosterranno. «Avrà tetto e ringhiere, sarà una vera camminata panoramica». All’interno trovano posto una vip lounge, grandi lucernai, un “nastro” architettonico che avvolge l’atrio e aree di check-in di nuova generazione.
La sostenibilità guida scelte e dotazioni: «Il progetto è impostato per la certificazione Leed: tetto “verde” che mitiga l’effetto isola di calore, fotovoltaico, recupero delle acque piovane, pannelli in cemento biodinamico e materiali durevoli reperiti sul territorio». Attenzione anche al benessere delle persone che lavorano: standard su luce, temperatura e umidità; spogliatoi e docce (anche per chi arriva in bici, con ricariche per e-bike) e spazi pausa. All’esterno sono previsti aree sosta per bus, taxi, NCC e auto, una rotatoria di accesso e ampie piantumazioni. A fianco dell’edificio sorgeranno quattro “casette”: due dedicate al food & beverage con prodotti locali, un centro multiculturale per gli equipaggi aperto alla città e un infopoint turistico.
Intanto il 2025 ha confermato la vocazione crocieristica di Ravenna: 84 scali e 247mila passeggeri, con nuove compagnie e navi da 50 a 4mila passeggeri, equipaggi da 20 a 1.500, viaggiatori di oltre 180 nazionalità ed equipaggi di più di 130. Nelle giornate di picco sono state impiegate fino a 300 maestranze tra portabagagli, facchini, carrellisti, sicurezza, pulizie, info point, assistenti a sbarco/imbarco/check-in e autisti, con una ricaduta importante sulle attività turistiche di Ravenna e del territorio.
La tabella di marcia resta serrata e l’obiettivo immediato è chiaro: completare l’involucro, proseguire con impianti e finiture e aprire la stagione con la prima nave attesa a maggio 2026.
© copyright Porto Ravenna News
L’edificio conta 10mila metri quadrati su due piani, una passerella sopraelevata che collegherà direttamente nave e terminal e una banchina capace di accogliere navi fino a 315 metri. «Abbiamo ultimato il solaio del tetto e stiamo montando i pannelli delle facciate: contiamo di chiudere l’involucro a novembre, poi passeremo a impianti, divisioni interne e finiture», spiega Anna D’Imporzano, direttrice generale di RCCP – Ravenna Civitas Cruise Port.
L’architettura punta su contrasti e trasparenze: le facciate alternano porzioni in calcestruzzo (quasi concluse) a grandi superfici vetrate. L’ultima a completarsi sarà quella affacciata sul canale Candiano, «interamente in ceramica locale, con piastrelle sfaccettate che riflettono la luce in modo diverso durante il giorno». Sul fronte verso Porto Corsini, dal tetto scenderà un giardino verticale con piante autoctone delle dune. «Finora si è visto soprattutto l’acciaio, ma il terminal sta cambiando a vista d’occhio: unisce tecnica, estetica e sostenibilità», aggiunge D’Imporzano.
Il cuore operativo sarà la passerella sopraelevata: sono state posate le prime colonne che la sosterranno. «Avrà tetto e ringhiere, sarà una vera camminata panoramica». All’interno trovano posto una vip lounge, grandi lucernai, un “nastro” architettonico che avvolge l’atrio e aree di check-in di nuova generazione.
La sostenibilità guida scelte e dotazioni: «Il progetto è impostato per la certificazione Leed: tetto “verde” che mitiga l’effetto isola di calore, fotovoltaico, recupero delle acque piovane, pannelli in cemento biodinamico e materiali durevoli reperiti sul territorio». Attenzione anche al benessere delle persone che lavorano: standard su luce, temperatura e umidità; spogliatoi e docce (anche per chi arriva in bici, con ricariche per e-bike) e spazi pausa. All’esterno sono previsti aree sosta per bus, taxi, NCC e auto, una rotatoria di accesso e ampie piantumazioni. A fianco dell’edificio sorgeranno quattro “casette”: due dedicate al food & beverage con prodotti locali, un centro multiculturale per gli equipaggi aperto alla città e un infopoint turistico.
Intanto il 2025 ha confermato la vocazione crocieristica di Ravenna: 84 scali e 247mila passeggeri, con nuove compagnie e navi da 50 a 4mila passeggeri, equipaggi da 20 a 1.500, viaggiatori di oltre 180 nazionalità ed equipaggi di più di 130. Nelle giornate di picco sono state impiegate fino a 300 maestranze tra portabagagli, facchini, carrellisti, sicurezza, pulizie, info point, assistenti a sbarco/imbarco/check-in e autisti, con una ricaduta importante sulle attività turistiche di Ravenna e del territorio.
La tabella di marcia resta serrata e l’obiettivo immediato è chiaro: completare l’involucro, proseguire con impianti e finiture e aprire la stagione con la prima nave attesa a maggio 2026.
© copyright Porto Ravenna News










































