Energia
Ravenna CCS, il futuro dell’hub mediterraneo della CO2 prende forma
Eni e Snam puntano su cattura, trasporto e stoccaggio in Adriatico: capacità iniziale 4 milioni t/anno (fino a 16 milioni dal 2030) e potenziale oltre 500 milioni di tonnellate
Sul fronte delle infrastrutture a terra, Snam realizzerà i gasdotti che collegheranno i poli industriali del ravennate e del ferrarese alla centrale di Casal Borsetti, da cui la CO2 verrà inviata alla piattaforma dismessa Porto Corsini Ovest per lo stoccaggio. L’iter amministrativo è in corso: chiusa la terza consultazione pubblica il 19 settembre, si attende ora il parere della Commissione e il decreto di Valutazione di Impatto Ambientale; solo dopo la VIA si potrà avviare la procedura di autorizzazione unica per costruzione ed esercizio delle condotte. I cantieri potranno aprire non prima della fine del 2027.
Il progetto si colloca nelle raccomandazioni della Commissione europea, che invitano gli Stati membri a includere la CCUS nei piani nazionali energia-clima per i settori “hard to abate”. In questo quadro, Ravenna dispone di fattori chiave: giacimenti esausti riconvertibili, un forte tessuto industriale e manifatturiero in cerca di soluzioni sostenibili, infrastrutture portuali e logistiche e competenze tecniche di eccellenza.
© copyright Porto Ravenna News
Altro da:
Energia
Rana Subsea firma contratto da 62,6 milioni con Saipem
Punta alla valorizzazione del gas associato del giacimento di Bouri al largo della ...
A tre anni dallo stop, ritornano le trivelle. Sbloccate 34 licenze esplorative
Sulla terraferma (in particolare in Basilicata, Lombardia, Emilia-Romagna, Puglia ...









































