sicurezza e cambiamento

Interviste

reggio emilia 29 ottobre 2019

Maioli (Dinazzano Po): “Ferrobonus, il contributo che rilancia il treno”

29 ottobre 2019 - reggio emilia - Da più parti arrivano sollecitazioni al Governo perché rifinanzi il Ferrobonus. Perché è un provvedimento
tanto atteso?
Ne abbiamo parlato con Gino Maioli, presidente di Dinazzano Po

Quanto è importante rifinanziare il Ferrobonus?
“È necessario e utile in quanto è un contributo che va direttamente ai clienti (terminal ecc.) ed elimina di fatto la polemica tra imprese ferroviarie e clienti sui reali sconti sul prezzo del ferroviario derivanti dai contributi sconto tracce che riceviamo noi imprese e fondamentale per mantenere il trend di crescita”.
Quali le conseguenze del suo mancato rifinanziamento?
“Per ora la sua fine ha determinato un calo del trasportato su ferro”.
Oltre al Ferrobonus, quali altri incentivi possono essere messi in campo per incrementare il traffico merci su treno?
“Ripristinare un contributo regionale, possibilmente su tutto il traffico merci in partenza/arrivo in regione, per ‘tutto’ significa non solo sull'intermodale. Quest’azione agevolerebbe il passaggio su ferrovia di un maggiore tonnellaggio di materie prime (se pensiamo al ferro) e una diminuzione di trasporti eccezionali su strada”.
Ci sono esperienze straniere alle quali ispirarsi?
“Mi viene in mente (tanto per cambiare ) la Germania, il cui Governo ha stanziato 350 milioni di euro per un periodo che va dal 12/2018 al 2023 per rimborsare fino al 45% del costo traccia alle imprese che traslano da gomma a ferro”.
Cosa fa in proposito Dinazzano Po?
“Cerca di contenere i costi ed efficentare i processi per mantenere i traffici e programma una evoluzione del parco mezzi con nuove generazioni di diesel e aumento del parco elettrico. Considerando i tempi di consegna, si corre il rischio di avere nuove locomotive quando il traffico cala per assenza di contributi e lentezza negli interventi infrastrutturali, interventi che, come più volte detto per Ravenna, potrebbero portare di fatto alla eliminazione del costo della manovra primaria”.


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