Interviste
Docks cereali. Vitiello: “Investimenti per oltre 10 milioni»
Rivelano un cauto ottimismo le parole di Riccardo Vitiello, dalla scorsa primavera amministratore delegato di Docks Cereali, il più grande terminal di Ravenna e del Mediterraneo specializzato in rinfuse alimentari (cereali, farine e semi vari) partecipato in quote paritetiche dal Gruppo Pir e dalla famiglia Vitiello. Già consigliere di amministrazione e azionista della società, è subentrato nel ruolo ad Andrea Gentile, prematuramente scomparso, che ha gestito l’azienda per 25 anni.
Vitiello in precedenza ha diretto per diverso tempo società nel settore dei rimorchiatori.
Con lui, abbiamo fatto il punto sulle prospettive di sviluppo del terminal e gli investimenti effettuati e programmati.
“Nel 2022, le vicende legate alla guerra in Ucraina con il blocco prima e la successiva apertura del corridoio del Mar Nero hanno creato le condizioni per avere massicci importazioni di cereali, anche in considerazione del fatto che l’Ucraina per sostenere le spese della guerra aveva abbassato notevolmente i prezzi. Questo ha portato a chiudere l’anno con quantità significative: il nostro terminal nel 2022 ha sbarcato circa 1 milione e 300mila tonnellate di merce. Il trend positivo si è mantenuto nel 2023 grazie anche alla notevole importazione non solo dai Paesi dell’est ma dai tradizionali mercati del sud America per quanto riguarda gli sfarinati, i semi e la soia, e il nord America per il grano.
Il 2023 si dovrebbe chiudere in modo positivo, anche se il conflitto anziché risolversi con una pace, ha portato a un nuovo blocco dei porti”.
Docks Cereali occupa un’area di 215 mila metri quadrati, dispone di 650 metri di banchina attrezzata e offre tre punti di sbarco con una capacità di stoccaggio per oltre 300 mila tonnellate.
Alla luce di queste considerazioni la società prevede investimenti per oltre 10 milioni.
È in procinto di realizzarne uno importante nel trasporto via treno, che prevede il completamento dei binari dentro lo stabilimento, la realizzazione di due punti di stazionamento per i vagoni in attesa di essere scaricati, il raddoppio della capacità e della velocità di scarico dei convogli, che passeranno dai circa 7 a quasi il doppio alla settimana. Per servire l’aumentata rete di binari, è già stato acquistato un altro potente locotrattore. In parallelo, vengono potenziate le attività di sbarco con l’acquisto di una gru performante collegata ai magazzini tramite una tramoggia depolverizzata (importante per l’ambiente) e nastri trasportatori. Si concretizza così un secondo produttivo punto di sbarco per due navi contemporaneamente. Per far fronte alle esigenze di movimentazione, il parco delle pale meccaniche è stato incrementato di quattro nuove macchine.
La società, anche in considerazione di alcuni episodi che hanno provocato danni alle strutture, sta riprogrammando tutto il sistema di prevenzione e manutenzione investendo in sicurezza, migliorando e aumentando gli aspetti del controllo e della vigilanza.
A proposito dei lavori del progetto Hub Portuale, “al momento i fondali del terminal sono di 10,50 metri - afferma Vitiello - Ma le nostre banchine sono inserite nel secondo stralcio dei lavori di approfondimento e non nel primo. Siamo molto preoccupati dal fatto che la carenza di fondi potrebbe ritardare se non escludere il completamento dei lavori su tutte le banchine.
La loro eventuale carenza non può e non deve determinare condizioni per cui alcuni operatori subiscono svantaggi rispetto ad altri.
Apprezziamo lo sforzo che l’Autorità Portuale sta facendo per reperire nuovi fondi, ma occorre che si operi affinché non ci siano discriminazioni tra i vari terminal”.
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