Porti
ravenna
28 gennaio 2020
Almeno 4 o 5 gruppi italiani ed europei interessati al bando per l'escavo
Informazioni richieste anche dai cinesi. Nuovo terminal multipurpose in Penisola Trattaroli
28 gennaio 2020 - ravenna - Ravenna costruirà un nuovo terminal multipurpose per navi da 4500 teus in Penisola Trattaroli. Fondali prima a 12,50 metri poi a 14,50, 1 km di nuova banchina, nuovi binari. Il progetto è considerato una priorità. Ospiterà container e rinfuse e avrà ampie aree a disposizione. Oggi l’annuncio in Consiglio comunale del presidente AdSP Daniele Rossi e del presidente di Sapir Riccardo Sabadini. “Non possiamo restare indietro rispetto all’evoluzione del traffico container con grandi navi. Rischieremmo di essere tagliati fuori. Il TCR verrà spostato“ ha detto Sabadini.
Il nuovo multipurpose avrà le caratteristiche di porto gateway. Il progetto è reso possibile dall’avvio dell’escavo dei fondali a 12,50 metri. Il 14 febbraio verranno aperte le buste dei partecipanti alla gara per l’individuazione del general contractor dell’investimento da 235 milioni di euro.
Alla gara parteciperanno verosimilmente 4 o 5 raggruppamenti di imprese, alcuni italiani, almeno due europei. Nelle scorse settimane ha mostrato un certo interesse un player cinese. Entro metà febbraio prenderanno anche il via i lavori di ordinaria manutenzione sui fondali. Le verifiche sul bando richiederanno tre mesi, altri quattro sono previsti per il progetto esecutivo.
Verosilmente, tra ottobre e novembre potrebbero vedersi le draghe all’opera per fondali e rifacimento delle banchine. «Un lavoro complesso e delicato» lo ha definito il presidente Rossi. Il porto verrà praticamente rifatto, intervento che richiederà almeno 8 anni di lavori, a meno che non si possano utilizzare altre due casse di colmata.
Nel giro di un paio di settimane inizieranno invece i dragaggi previsti dall’Adsp nell’ambito della manutenzione ordinaria."Manteniamo sul porto il massimo della coesione di tutta la politica con le forze economiche e sociali" commenta il sindaco Michele de Pascale. Non seguiamo gli interessi di parte di una singola categoria o di un singolo ma quelli generali, di tutta la comunità portuale. Il traffico contenitori è fondamentale per il presente e il futuro del porto, è quello più in crescita nei mercati internazionali e quello che ha le maggiori ricadute occupazionali, sul lavoro portuale, nel retroporto e nella filiera dei trasporti sia su gomma che su ferro".
© copyright Porto Ravenna News
Il nuovo multipurpose avrà le caratteristiche di porto gateway. Il progetto è reso possibile dall’avvio dell’escavo dei fondali a 12,50 metri. Il 14 febbraio verranno aperte le buste dei partecipanti alla gara per l’individuazione del general contractor dell’investimento da 235 milioni di euro.
Alla gara parteciperanno verosimilmente 4 o 5 raggruppamenti di imprese, alcuni italiani, almeno due europei. Nelle scorse settimane ha mostrato un certo interesse un player cinese. Entro metà febbraio prenderanno anche il via i lavori di ordinaria manutenzione sui fondali. Le verifiche sul bando richiederanno tre mesi, altri quattro sono previsti per il progetto esecutivo.
Verosilmente, tra ottobre e novembre potrebbero vedersi le draghe all’opera per fondali e rifacimento delle banchine. «Un lavoro complesso e delicato» lo ha definito il presidente Rossi. Il porto verrà praticamente rifatto, intervento che richiederà almeno 8 anni di lavori, a meno che non si possano utilizzare altre due casse di colmata.
Nel giro di un paio di settimane inizieranno invece i dragaggi previsti dall’Adsp nell’ambito della manutenzione ordinaria."Manteniamo sul porto il massimo della coesione di tutta la politica con le forze economiche e sociali" commenta il sindaco Michele de Pascale. Non seguiamo gli interessi di parte di una singola categoria o di un singolo ma quelli generali, di tutta la comunità portuale. Il traffico contenitori è fondamentale per il presente e il futuro del porto, è quello più in crescita nei mercati internazionali e quello che ha le maggiori ricadute occupazionali, sul lavoro portuale, nel retroporto e nella filiera dei trasporti sia su gomma che su ferro".
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