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Porti

ravenna 02 gennaio 2018

Il porto sempre più riferimento dell'industria padana

I primi dieci mesi dell'anno sono in linea con il 2016. Forte crescita dei materiali da costruzione

02 gennaio 2018 - ravenna - La movimentazione dei dieci mesi dell’anno è stata pari a 21.663.188 tonnellate di merce, appena lo 0,1% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

In particolare gli sbarchi sono stati pari a 18.725.480 tonnellate (+1,3% rispetto al 2016), mentre gli imbarchi ammontano a 2.937.708 tonnellate (-8,5%).

Analizzando le merci per condizionamento e sempre rispetto al periodo gennaio-ottobre 2016, si evidenzia il buon andamento delle merci secche (+2,6%) e delle rinfuse liquide (+2,7%), mentre per le merci unitizzate, quelle in container risultano in calo del 20,3% e quelle su rotabili segnano, invece, un -3,7%.

In particolare, risulta molto positivo il risultato dei materiali da costruzione, con 4,658 milioni di tonnellate movimentate, in crescita di 660 mila tonnellate (+16,5%). Il merito va alle materie prime per le ceramiche, pari a oltre 4 milioni di tonnellate, con oltre 550 mila tonnellate in più (+15,8%) rispetto allo scorso anno. Molto buono anche il dato del clinker, passato da 110 mila a 164 mila tonnellate. I principali Paesi di riferimento sono l’Ucraina, da cui proviene l’87,4% dell’argilla, la Turchia da cui viene importata la quasi totalità del feldspato e l’Albania, unico Paese di provenienza per il clinker.

Per quanto riguardo il settore ceramico, possiamo dire che secondo i dati di Confindustria Ceramica e dell’Agenzia ICE, la crescita che sta registrando, per il secondo anno, l’export di piastrelle di ceramica (85% della produzione) è fondamentale per la ripresa del settore. I dati confermano la dinamicità dei principali mercati del made in Italy, ovvero Francia, Germania e Stati Uniti, che da soli assorbono quasi la metà delle esportazioni di piastrelle e, più in generale, dei Paesi dell’UE; dati incoraggianti arrivano anche da Russia e Cina.

In leggero calo i prodotti metallurgici, con 5,237 milioni di tonnellate (-0,5%), quasi tutti coils. I Paesi da cui provengono i maggiori quantitativi sono India, Germania, Turchia e Corea del Sud, che in totale rappresentano il 42,5%. La quota più consistente di coils proviene dal porto di Taranto che rappresenta il 19,7% degli sbarchi di prodotti metallurgici. Ravenna si conferma pertanto il principale porto per l'importazione di materie prime e semilavorati per il settore industriale padano.

Per quanto riguarda il comparto agroalimentare (derrate alimentari solide e prodotti agricoli), si sono registrate 267 mila tonnellate in meno (-7,6%). Il calo è dovuto soprattutto ai prodotti agricoli, frumento e granoturco, mentre per le derrate alimentari si sta registrando, già da alcuni mesi, un trend di crescita grazie all’import di sfarinati provenienti da Argentina e Paesi dell’est Europa.

Buono il dato anche per le derrate alimentari liquide (+5,3%), in particolare per oli vegetali, provenienti da Ucraina Malesia e Indonesia.
In aumento i combustibili minerali solidi (+12%), in particolare coke, proveniente perlopiù dagli USA e dalla Russia.
In aumento anche i prodotti petroliferi (+4,7%), di cui oltre l’81,9% provenienti da porti italiani; di questi il principale porto di riferimento è Milazzo, che ha rappresentato il 35,1%. In calo invece i prodotti chimici liquidi pari a 730.915 tonnellate (-5,6%), provenienti soprattutto da Spagna, Iran e Egitto, e i concimi (-5,2%), le cui principali provenienze sono Ucraina ed Egitto.

In decisa ripresa le merci su rotabili, grazie al buon risultato sulla relazione Ravenna-Brindisi-Catania, dove sono stati movimentati 45.336 trailer per Catania e 10.890 per Brindisi, per un totale di 3.801 pezzi in più (+7,3%) rispetto allo scorso anno. Dal mese di luglio poi è ripresa la linea della Grimaldi per Bari e Patrasso. In totale il numero dei trailer è stato pari a 58.770 unità (-11,6%).
Per i container, invece, non si registrano dati positivi: la movimentazione è stata pari a 184.350 TEUs, 12.189 in meno (7.653 pieni e 4.536 vuoti) e in calo del 6,2% rispetto allo scorso anno.




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