Interviste
Silvestroni (Roca). «Pitesai bocciato? Un sollievo»
«È un grande sollievo. Fu un gravissimo errore, a danno dell’approvvigionamento energetico del Paese». Questo il commento di Stefano Silvestroni, presidente del Roca (nella foto), l’associazione ravennate di contrattisti e fornitori nel settore offshore che si è battuta negli anni per l’utilizzo del gas estratto dalle piattaforme in Adriatico come fonte di transizione verso le energie rinnovabili. «Una fonte di energia di cui disponiamo in quantità a prezzi contenuti, visto che è a Km 0, e con una maggiore sostenibilità ambientale», spiega Silvestroni.
«Governo e istituzioni, ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e organismi di verifica ambientale - aggiunge l’esponente del Pri, Giannantonio Mingozzi - sono perfettamente in grado di disporre provvedimenti che consentano finalmente la ripresa delle estrazioni, almeno in Adriatico, per contribuire a un Piano delle risorse energetiche che non abbia la palla al piede di un nuovo Pitesai, ma aiuti la crescita delle risorse italiane e consenta alle aziende ravennati dell’oil&gas di riprendere un’attività che aiuta l’occupazione e fa crescere l’economia».
«Le imprese - sostiene Silvestroni - sono pronte a riprendere l’attività al largo delle nostre coste. Nel frattempo, lavorano con l’estero, perché hanno acquisito un know how riconosciuto in tutto il mondo, ma a Ravenna sono state definitivamente perse importanti aziende e migliaia di occupati». In questo nuovo scenario, il Roca sta mettendo a punto il programma delle attività per l’anno 2024.
© copyright Porto Ravenna News