sicurezza e cambiamento

Porti

ravenna 28 aprile 2014

Contship e Sapir, rinnovate due gru del TCR

Fanno parte del progetto di potenziamento dell'attuale terminal in attesa che si creino le condizioni per costruire quello nuovo. Impegno del sindaco per l'escavo dei fondali

28 aprile 2014 - ravenna - Taglio del nastro per le due gru oggetto di revamping (realizzato dalla OMG) da parte del Terminal Container Ravenna. La società, controllata da Sapir e Contship, ha investito nelle due strutture circa 8 milioni di euro, mentre nel biennio gli investimenti in gru da piazzale e sulla banchina ammonteranno a 20 milioni. Le due nuove gru consentono di poter operare su navi portacontainer di ultima generazione.
In particolare, grazie alla conformazione del nuovo carrello e all’innalzamento di circa 2 metri, è stata raggiunta un’altezza sotto spreader di oltre 34 metri da quota banchina. L’allungamento del braccio a mare (boom) di circa 12,5 metri permette ora di operare in 18° fila.
Attualmente, l’intera corsa utile del carrello supera gli 80 metri. Particolare attenzione è stata posta da OMG al sistema di innalzamento di circa 2 metri dell’intera gru, avvenuto con l’utilizzo dei propri carrelloni (self propelled units) senza l’ausilio di autogru o altri sistemi di sollevamento ausiliari.
Dopo il saluto dell’ad di TCR, Milena Fico, che ha ripercorso le tappe della decisione che ha portato all'investimento, il presidente del terminal, Luisa Babini, ha detto che “le gru fanno parte del progetto di potenziamento dell’attuale terminal, in attesa che si creino le condizioni per costruire il nuovo terminal container”. 
Il sindaco Fabrizio Matteucci ha colto l’occasione per ribadire “che la determinazione di Comune, Provincia e Autorità Portuale sarà più forte delle norme eccessivamente complesse e delle resistenze non condivisibili che si frappongono allo scavo dei fondali e alla realizzazione del progettone. Gli escavi si faranno, perché a quell’opera è legato il futuro del nostro porto. Noi non abbiamo un piano b rispetto alla realizzazione del progettone. È un impegno che voglio prendere davanti a tutti gli operatori del porto”. 
“Grazie dell’investimento – ha detto Galliano Di Marco, presidente dell’Autorità Portuale - perché ci dà maggiore forza nel lavoro che stiamo portando avanti da due anni. TCR poteva fare la scelta di pagare dividendi ai suoi azionisti, invece investe nel porto di Ravenna. 

Ribadisco che senza il progettone il TCR avrà sempre le gambe zoppe, il 31 ottobre dello scorso anno abbiamo preso l’impegno in comitato portuale di scavare qui davanti, impegno che non abbiamo mantenuto per una serie di problemi legati all’escavo e alla disposizione del materiale a terra. Però ora dobbiamo assolutamente farlo e prima del progettone, che ha cinque anni di orizzonte. Se non vogliamo mandare via le navi e ospitare almeno in questo momento quelle da 2000/2200 teus dobbiamo scavare. 

Per questo faccio appello a Regione, Provincia, Comune e anche Autorità Portuale perché velocizzino le autorizzazioni, in particolare quella su Trattaroli dove c’è un’area nella quale si potrebbe depositare il materiale non infrangendo nessuna legge della Provincia. Sul progettone abbiamo un anno di ritardo, otto mesi ce li ha fatti perdere la Corte dei Conti, alla quale non escludiamo di fare ricorso se le cose andranno male, gli altri li abbiamo persi noi, per motivi emiliano-ravennati, noi Regione, Provincia, Comune e Autorità Portuale. 

L’Autorità Portuale prende atto delle proprie responsabilità e cambierà organizzazione, perché il progettone, e lo dico alle parti che pensano di avere l’esclusiva della purezza della difesa dell’ambiente o del diritto di cittadinanza, oltre ad essere un progetto di sviluppo di 200 milioni del porto è il più grande progetto di risanamento di questo territorio degli ultimi trent’anni.Parlo di container, ma penso anche alle rinfuse che sono la nostra ricchezza. A giugno porteremo il Progettone al Cipe e incontrerò quanti si oppongono al progetto, quello sarà il punto di non ritorno”.
Per il consigliere regionale Miro Fiammneghi “il porto di Ravenna è il porto dell’Emilia Romagna. Il sindaco e il presidente dell’Autorità Portuale hanno il pieno sostegno della Regione. L’approfondimento dei fondali è la priorità su cui lavorare”.
“Con questa inaugurazione – ha sottolineato il presidente della Sapir, Matteo Casadio – vogliamo dare un segnale positivo. Tra un anno avremo anche tre nuove gru da piazzale. Stiamo andando avanti, abbiamo fiducia nel porto di Ravenna, vogliamo fare il nuovo terminal e ci stiamo preparando a investire in quella prospettiva. Sapir e Contship sono unite e compatte, aspettiamo dalle istituzioni locali garanzie sui tempi. Il presidente Di Marco vada avanti in tutti i modi, perché la questione tempi è importante ed è veramente stringente”. 
“Abbiamo le nuove gru che permettono di lavorare navi più grosse – ha concluso Cecilia Battistello Eckelmann, presidente di Contship Italia – ma è un peccato non essere ancora nel nuovo terminal che doveva essere pronto nel 2014. 
Forse tra gli enti pubblici non c’è un’armonia perfetta e mi auguro che le differenze siano risolte quanto prima e si vada in una direzione che è l’unica che permette a Ravenna di avere un futuro, attenzione qui ci stiamo giocando il futuro di questo porto. Mi auguro che questa azienda vada avanti in modo positivo, costruttivo e con grande successo”.
Prima del taglio del nastro, dopo i ringraziamenti al personale TCR e ai soci della cooperativa portuale che usano le gru da parte di Luisa Babini, il sindaco Matteucci ha rassicurato Contship che Comune, Provincia e Autorità Portuale sono compattissime e saranno risolti i nodi tecnici e le resistenze non giustificate all’escavo dei fondali e al progettone.



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