sicurezza e cambiamento

Interviste

ravenna 20 dicembre 2022

Export con il nuovo Terminal Container un ruolo di primo piano

20 dicembre 2022 - ravenna - La nostra città ha una tradizione marinaresca e un rapporto con la portualità con radici profonde. Anche nella sua storia recente Ravenna ha creato attorno al mare una parte significativa della propria identità e della propria economia e grazie alla costante collaborazione tra Enti, Istituzioni e stakeholder del territorio in questi ultimi anni ha saputo accrescere moltissimo la capacità attrattiva del proprio polo industriale, chimico e portuale.

 

In virtù della sua strategica posizione geografica che gli assicura un’assoluta centralità all’interno del territorio dell’Unione Europea, il porto di Ravenna si configura come uno dei più importanti scali industriali dell’Adriatico. Nell’ambito della rete trans europea dei trasporti (TEN-T network), lo scalo è toccato da due dei nove corridoi totali Mediterranean e Baltic-Adriatic e rientra nella ristretta lista degli 83 “core ports” europei.

Con l’avvio della prima fase del progetto Hub portuale, l’anno che sta volgendo al termine ha rappresentato una svolta storica per il nostro porto. 

Attualmente si trova investito da una dinamica laboriosità grazie alle attività delle draghe che stanno eseguendo l’approfondimento dei fondali a -12,5 mt, alle operazioni di rifacimento del primo lotto di banchine e di realizzazione della nuova banchina in Penisola Trattaroli che ospiterà un grande nuovo terminal container. Un intervento che abbiamo atteso a lungo e che finalmente sta vedendo i primi risultati, che necessiterà degli sforzi congiunti di tutti gli operatori coinvolti ma che, una volta a regime, permetterà un rilancio dell’infrastruttura portuale senza precedenti.

Ravenna avrà così l’occasione di affermarsi con un ruolo di primo piano anche nell’export, permettendo alle imprese locali, di raggiungere nuovi mercati esteri.

Nei rapporti con l’Oriente lo scalo è pronto ad assumere una centralità strategica e la città ha tutte le caratteristiche per giocare un ruolo da assoluta protagonista nelle relazioni commerciali, industriali e culturali fra Unione europea e Far East.

L’anno 2022 ha segnato ottimi risultati anche per quanto attiene alla movimentazione dei passeggeri in transito a Ravenna, infatti il terminal crociere non è stato soltanto una tappa, ma anche un porto di partenza ed arrivo in quanto home port per 25 navi da crociera anche di grandi dimensioni, che hanno effettuato 106 scali e hanno portato un flusso di circa 195.000 passeggeri provenienti da ogni parte del Mondo.

E ancora sempre al mare è legata un’altra fondamentale vocazione industriale di Ravenna che riguarda il settore dell’energia e dell’offshore.

In questo comparti Ravenna ha davanti la grande sfida per continuare ad essere protagonista assoluta in Europa dell’energia, al centro di una transizione energetica ed ecologica che tenga insieme i principi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Ravenna grazie all’esperienza, il know-how, le università e i centri di ricerca è da sempre stata capace di affrontare con un approccio costruttivo e profondamente innovativo il tema dell’energia, coniugando la tutela dell’ambiente marino, della costa, delle attività turistiche con le istanze socio-economico-industriali e si è distinta in ambito nazionale per i livelli e i ritmi di sviluppo delle energie rinnovabili e idrogeno verde.

In questo momento di crisi energetica vi è un territorio che è unito e pronto a mettere in campo 5 azioni strategiche per cambiare radicalmente rotta, cinque sì, per l'economia e l'ambiente quali la Ripresa delle attività estrattive per attingere alle risorse di gas naturale nell'alto Adriatico dei giacimenti già messi in produzione e possibilità di fare nuove attività oltre le 9 miglia; l’ Installazione a largo delle coste di Ravenna di un FSRU offshore per un potenziale di rigassificazione pari a 5mld di m3 all'anno; la realizzazione del progetto Agnes: un parco eolico offshore da 600MW di potenza con impianto fotovoltaico galleggiante annesso da 100MW e produzione di Idrogeno verde; la realizzazione di un sistema di CCUS per captare la CO2 emessa dal settore "hard to abate" e iniettarla nei giacimenti di metano esausti e/o utilizzarla in processi di economia circolare; e lo sviluppo di una piattaforma per l'autoproduzione di energia in porto da fonte solare ottimizzata tramite produzione di idrogeno.

Ravenna ha l’occasione oggi come non mai e, soprattutto grazie al suo porto, di divenire una porta ecosostenibile d’Europa.

 

 

Michele de Pascale sindaco di Ravenna

 Annagiulia Randi Assessora al Porto


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