Porti
ravenna
09 maggio 2014
Escavo dei fondali, trovate le aree per i fanghi
Oggi riunione in Regione. Al via gli espropri
09 maggio 2014 - ravenna - Sul ‘progettone’ di escavo dei fondali, oggi alle 14 in Regione è previsto un incontro a cui partecipano Autorità Portuale, sindaco di Ravenna, presidente della Provincia e assessore regionale ai trasporti.
Lo ha annunciato ieri il presidente dell'Autorità Portuale, Galliano Di Marco, nel corso della conferenza stampa di presentazione del bilancio 2013 dell'ente, di cui riferiamo a parte.
“Abbiamo identificato le aree a cui destinare i fanghi provenienti dall'escavo dei fondali - spiega Di Marco. Aree che saranno oggetto di acquisizione bonaria o esproprio vero e proprio, se non sarà raggiunto un accordo. Noi siamo i Sì Hub, i No Hub che incontreremo sono quelli che hanno dei terreni interessati all’esproprio, gli altri no.
Ai No Hub mando un messaggio chiaro: il progettone vale 200 milioni, mette in sicurezza le merci attuali, sviluppa il porto nel rispetto dell’ambiente ed è la più grande opera di risanamento ambientale fatta negli ultimi trent’anni, la difesa dell’ambiente è il progettone”.
Il lavoro è molto. “In un mese completeremo tutto e a inizio giugno faremo il piano particellare, i luoghi individuati per i fanghi sono una quarantina. Quando in accordo con gli enti locali sarà definita la soluzione finale, presenteremo ai cittadini quello che abbiamo intenzione di fare".
nella foto, Di Marco con Luisa Babini, presidente del TCR, in occasione dell'inaugurazione di due rinnovate gru.
© copyright Porto Ravenna News
Lo ha annunciato ieri il presidente dell'Autorità Portuale, Galliano Di Marco, nel corso della conferenza stampa di presentazione del bilancio 2013 dell'ente, di cui riferiamo a parte.
“Abbiamo identificato le aree a cui destinare i fanghi provenienti dall'escavo dei fondali - spiega Di Marco. Aree che saranno oggetto di acquisizione bonaria o esproprio vero e proprio, se non sarà raggiunto un accordo. Noi siamo i Sì Hub, i No Hub che incontreremo sono quelli che hanno dei terreni interessati all’esproprio, gli altri no.
Ai No Hub mando un messaggio chiaro: il progettone vale 200 milioni, mette in sicurezza le merci attuali, sviluppa il porto nel rispetto dell’ambiente ed è la più grande opera di risanamento ambientale fatta negli ultimi trent’anni, la difesa dell’ambiente è il progettone”.
Il lavoro è molto. “In un mese completeremo tutto e a inizio giugno faremo il piano particellare, i luoghi individuati per i fanghi sono una quarantina. Quando in accordo con gli enti locali sarà definita la soluzione finale, presenteremo ai cittadini quello che abbiamo intenzione di fare".
nella foto, Di Marco con Luisa Babini, presidente del TCR, in occasione dell'inaugurazione di due rinnovate gru.
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