Porti
ravenna
22 maggio 2014
"Crociere nuova opportunità"
Mingozzi replica alle critiche del presidente di Confindustria
22 maggio 2014 - ravenna - “Le attività del porto di Ravenna che danno da mangiare tutti i giorni, come ha ricordato ieri il presidente di Confindustria, Guido Ottolenghi, non sono affatto trascurate né dalle istituzioni pubbliche né dagli operatori tutti; semmai, in questi anni, si vanno consolidando in parallelo nuove opportunità commerciali, logistiche, industriali e turistiche intraprese con coraggio che fanno del nostro scalo quello con maggiori prospettive di crescita per i prossimi 20 anni in tutto l’Adriatico”. risponde il vicesindaco con delega al porto Giannantonio Mingozzi.
“Il nostro traffico portuale in questi ultimi mesi ha superato Venezia e siamo competitivi su tutte le tipologie di merci, sui traghetti e sui progetti esecutivi presentati e in parte finanziati per nuovi investimenti infrastrutturali, cito il nuovo terminal, i fondali e il progettone, la logistica; scontiamo ritardi, è vero, ma la tempistica e gli obiettivi elencati dal presidente Di Marco in sede di bilancio dell’Autorità Portuale sono pienamente condivisi dalle istituzioni pubbliche e faremo di tutto perché vengano raggiunti e rispettati”.
“Tutto ciò va a merito anche dell’impegno dei terminalisti, dei privati, degli istituti di credito, degli spedizionieri e agenti doganali, di tutti gli azionisti di Sapir e TCR per fare un esempio di buon rapporto pubblico- privato”.
“Mi dispiace, sottolinea Mingozzi, che il presidente Ottolenghi ponga l’accento su ritardi (che tutta la portualità italiana evidenzia) e non apprezzi, invece, i rapidi progressi di un terminal passeggeri che porta benefici a tutta l’economia cittadina e che costituisce la vera novità della crocieristica internazionale, come si direbbe in termini industriali un investimento dal reddito certo, che dall’agosto 2010 ad oggi ha sbarcato a Porto Corsini 507mila passeggeri”.
“Ho già avuto modo di dire, conclude il vicesindaco, che in Italia ci siamo fatti molti nemici perché il porto dimostra vitalità ed è un concorrente sempre più competitivo per altri scali che ieri neppure ci consideravano; per questo sono convinto che Confindustria e l’autorevolezza del suo presidente in particolare vorranno continuare ad essere sempre di più interlocutori essenziali per un futuro che, grazie alle loro imprese associate, si prospetta in forte e positiva evoluzione occupazionale e di reddito”.
© copyright Porto Ravenna News
“Il nostro traffico portuale in questi ultimi mesi ha superato Venezia e siamo competitivi su tutte le tipologie di merci, sui traghetti e sui progetti esecutivi presentati e in parte finanziati per nuovi investimenti infrastrutturali, cito il nuovo terminal, i fondali e il progettone, la logistica; scontiamo ritardi, è vero, ma la tempistica e gli obiettivi elencati dal presidente Di Marco in sede di bilancio dell’Autorità Portuale sono pienamente condivisi dalle istituzioni pubbliche e faremo di tutto perché vengano raggiunti e rispettati”.
“Tutto ciò va a merito anche dell’impegno dei terminalisti, dei privati, degli istituti di credito, degli spedizionieri e agenti doganali, di tutti gli azionisti di Sapir e TCR per fare un esempio di buon rapporto pubblico- privato”.
“Mi dispiace, sottolinea Mingozzi, che il presidente Ottolenghi ponga l’accento su ritardi (che tutta la portualità italiana evidenzia) e non apprezzi, invece, i rapidi progressi di un terminal passeggeri che porta benefici a tutta l’economia cittadina e che costituisce la vera novità della crocieristica internazionale, come si direbbe in termini industriali un investimento dal reddito certo, che dall’agosto 2010 ad oggi ha sbarcato a Porto Corsini 507mila passeggeri”.
“Ho già avuto modo di dire, conclude il vicesindaco, che in Italia ci siamo fatti molti nemici perché il porto dimostra vitalità ed è un concorrente sempre più competitivo per altri scali che ieri neppure ci consideravano; per questo sono convinto che Confindustria e l’autorevolezza del suo presidente in particolare vorranno continuare ad essere sempre di più interlocutori essenziali per un futuro che, grazie alle loro imprese associate, si prospetta in forte e positiva evoluzione occupazionale e di reddito”.
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