Porti
roma
17 dicembre 2021
Intesa tra Mims e sindacati sui temi portuali
Sicurezza, divieto cumulo concessioni e dell’interscambio dei lavoratori tra i diversi terminal
17 dicembre 2021 - roma - Ieri pomeriggio, poco dopo le 17, le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno siglato un importante protocollo di intenti con il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims), rappresentato dalla viceministra Teresa Bellanova.
Il protocollo dà una prima importante risposta a tutte le istanze riguardanti la portualità che il sindacato aveva inutilmente sottoposto al Governo in questi mesi. Alcune di queste istanze, come la reintroduzione del divieto di cumulo delle concessioni e dell’interscambio dei lavoratori tra i diversi terminal, sono recenti; altre invece sono rivendicazioni che da anni abbiamo sottoposto ai vari governi che si sono succeduti, come quelle relative alla sicurezza dei lavoratori, del fondo di accompagnamento all’esodo e per il riconoscimento del lavoro portuale come lavoro gravoso e usurante e del rafforzamento del divieto di “autoproduzione”.
Il protocollo di intenti "affronta ognuno di questi temi - dicono i sindacati - aprendo, per la prima volta, tavoli di confronto con premesse concrete e con impegni da parte del Ministero su temi chiave come quello del riconoscimento del lavoro portuale tra i lavori gravosi e usuranti. Si riapre così un’interlocuzione con il Governo sulle materie che ci stanno a cuore che non era affatto scontata. Tutto questo però non è sufficiente. Per questa ragione non abbiamo revocato lo sciopero che era previsto per la giornata odierna, ma lo abbiamo solo sospeso, in attesa di vedere se gli impegni che ieri si è preso il governo saranno onorati.
Questo risultato, anche se ancora solo parziale e raggiunto all’ultimo momento, è stato possibile solo grazie al fatto che Governo e aziende si sono resi conto che lo sciopero sarebbe riuscito e che i lavoratori portuali avrebbero fermato tutti i porti italiani. Da oggi sarà necessario vigilare con attenzione affinché gli obblighi presi dal Governo si concretizzino, nel più breve tempo possibile, in provvedimenti che vadano nella giusta direzione".
© copyright Porto Ravenna News
Il protocollo dà una prima importante risposta a tutte le istanze riguardanti la portualità che il sindacato aveva inutilmente sottoposto al Governo in questi mesi. Alcune di queste istanze, come la reintroduzione del divieto di cumulo delle concessioni e dell’interscambio dei lavoratori tra i diversi terminal, sono recenti; altre invece sono rivendicazioni che da anni abbiamo sottoposto ai vari governi che si sono succeduti, come quelle relative alla sicurezza dei lavoratori, del fondo di accompagnamento all’esodo e per il riconoscimento del lavoro portuale come lavoro gravoso e usurante e del rafforzamento del divieto di “autoproduzione”.
Il protocollo di intenti "affronta ognuno di questi temi - dicono i sindacati - aprendo, per la prima volta, tavoli di confronto con premesse concrete e con impegni da parte del Ministero su temi chiave come quello del riconoscimento del lavoro portuale tra i lavori gravosi e usuranti. Si riapre così un’interlocuzione con il Governo sulle materie che ci stanno a cuore che non era affatto scontata. Tutto questo però non è sufficiente. Per questa ragione non abbiamo revocato lo sciopero che era previsto per la giornata odierna, ma lo abbiamo solo sospeso, in attesa di vedere se gli impegni che ieri si è preso il governo saranno onorati.
Questo risultato, anche se ancora solo parziale e raggiunto all’ultimo momento, è stato possibile solo grazie al fatto che Governo e aziende si sono resi conto che lo sciopero sarebbe riuscito e che i lavoratori portuali avrebbero fermato tutti i porti italiani. Da oggi sarà necessario vigilare con attenzione affinché gli obblighi presi dal Governo si concretizzino, nel più breve tempo possibile, in provvedimenti che vadano nella giusta direzione".
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