Porti
ravenna
02 marzo 2022
Navi cariche di argilla bloccate in Ucraina
Preoccupazione per la sorte degli equipaggi. Container fermi al Tcr

02 marzo 2022 - ravenna - Sono diverse le navi cariche di argilla che il porto di Ravenna aspettava in partenza dall’Ucraina, ma che non arriveranno a causa dell’invasione russa.
Sitris Adriatica, ha due navi ferme nel porto fluviale di Nikolaev. “Abbiamo la Mv Bolten Itaki – spiega l’agente marittimo Ettore Zerbi - attualmente ormeggiata a Nikolaev (nella foto), città in cui sono entrati i carrarmati russi, e la Mv Banglar Samriddhi all'ancora nel stesso canale. Purtroppo il porto è stato evacuato e anche i servizi portuali (piloti rimorchiatori, ormeggiatori) sono giustamente scappati. Ciò che maggiormente ci preoccupa è l'incolumità degli equipaggi che presto si troveranno senza cibo e senza carburante”.
“Abbiamo una nave di argilla bloccata nel porto di Nika Tera che è stato chiuso” spiega Elio Martini della ‘Martini Vittorio’, casa di spedizioni e agenzia marittima. “Lavoriamo con l’Ucraina da tanto tempo e mai avrei pensato che la situazione sarebbe precipitata. Credo che ci vorrà molto tempo prima di ripristinare i porti e non so nemmeno quanto ce ne vorrà per riattivare i traffici, sempre che sia possibile”.
Il presidente del Tcr, Giannantonio Mingozzi, parla di una cinquantina di container persi dal terminal dall’inizio della crisi tra Russia e Ucraina, con una prospettiva di perdere almeno 400 contenitori.
Martedì una nave della Evergreen, che fa scalo al terminal Setramar, ha scaricato contenitori originariamente destinati ai porti russi.
© copyright Porto Ravenna News
Sitris Adriatica, ha due navi ferme nel porto fluviale di Nikolaev. “Abbiamo la Mv Bolten Itaki – spiega l’agente marittimo Ettore Zerbi - attualmente ormeggiata a Nikolaev (nella foto), città in cui sono entrati i carrarmati russi, e la Mv Banglar Samriddhi all'ancora nel stesso canale. Purtroppo il porto è stato evacuato e anche i servizi portuali (piloti rimorchiatori, ormeggiatori) sono giustamente scappati. Ciò che maggiormente ci preoccupa è l'incolumità degli equipaggi che presto si troveranno senza cibo e senza carburante”.
“Abbiamo una nave di argilla bloccata nel porto di Nika Tera che è stato chiuso” spiega Elio Martini della ‘Martini Vittorio’, casa di spedizioni e agenzia marittima. “Lavoriamo con l’Ucraina da tanto tempo e mai avrei pensato che la situazione sarebbe precipitata. Credo che ci vorrà molto tempo prima di ripristinare i porti e non so nemmeno quanto ce ne vorrà per riattivare i traffici, sempre che sia possibile”.
Il presidente del Tcr, Giannantonio Mingozzi, parla di una cinquantina di container persi dal terminal dall’inizio della crisi tra Russia e Ucraina, con una prospettiva di perdere almeno 400 contenitori.
Martedì una nave della Evergreen, che fa scalo al terminal Setramar, ha scaricato contenitori originariamente destinati ai porti russi.

© copyright Porto Ravenna News
Altro da:
Porti


Migranti, il sindaco: «La cauzione di 5mila euro, una proposta a misura dei narcotrafficanti»
Life Support ha attraccato alla banchina del Terminal Crociere. I migranti sono in ...




Migranti. Il prefetto De Rosa: «Ora pensiamo allo sbarco, poi ci occuperemo della ripartizione». INTERVISTA
Riunione operativa in prefettura. Previsto l'attracco a Porto Corsini al terminal ...


Interviste ed Eventi


interviste / Cozza (Cisl): «Dal porto di Ravenna 1 miliardo annuo allo Stato Ma alla carenza di organico della Dogana non pensano»


Cozza (Cisl): «Dal porto di Ravenna 1 miliardo annuo allo Stato Ma alla carenza di organico della Dogana non pensano»

