Energia
bologna
04 maggio 2022
Da Cingolani via libera a rigassificatore e semplificazioni per l'eolico Agnes
Il terminale marino di Ravenna permetterebbe tempi di attivazione della piattaforma di stoccaggio e rigassificazione inferiori ai 12 mesi

04 maggio 2022 - bologna - “Oggi abbiamo parlato di futuro come mai in precedenza. Il progetto per realizzare un hub nazionale del gas è all’attenzione del ministero e del Governo come prioritario e strategico, funzionale all’obiettivo di raggiungere l’autonomia energetica del Paese in un prossimo futuro. Con il presidente Bonaccini e le strutture della Regione abbiamo condiviso le finalità e le modalità di lavoro che la Regione sta portando avanti in questi mesi. Abbiamo mostrato una volontà comune di arrivare a una soluzione positiva nel minor tempo possibile”.
Con queste parole il ministro Roberto Cingolani ha commentato questa mattina l'incontro con il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Con loro, la vicepresidente della Giunta, Elly Schlein, il sottosegretario alla Presidenza, Davide Baruffi, l’assessore allo Sviluppo economico e green economy, Vincenzo Colla, l’assessora all’ambiente e alla difesa del suolo, Irene Priolo, il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale. Si è parlato di collocare al largo di Ravenna una nave rigassificatrice e di accelerare il progetto Agnes per eolico e fotovoltaico.
Le parole di Cingolani rappresentano un 'via libera' all'operazione Ravenna-Hub energetico. De Pascale ha anche chiesto al ministro di poter discutere delle modifiche al Pitesai (il piano delle aree dove è possibile estrarre).
A partire dal progetto del parco eolico e del fotovoltaico galleggiante in Adriatico (Agnes) di Saipem e Qint'x unico per dimensioni nel panorama nazionale e internazionale, ora all’esame del ministero per la Transizione ecologica.
“Il soddisfacimento del fabbisogno energetico nazionale, nell’ambito dell’emergenza internazionale in corso, e il sostegno immediato a famiglie, aziende e filiere industriali alle prese con un caro bollette senza precedenti è una priorità assoluta e l’Emilia-Romagna intende fare la sua parte, al servizio del Paese- afferma il presidente Bonaccini-.
Così come vogliamo metterci alla testa dell’accelerazione della transizione ecologica ed energetica, realizzando quegli investimenti pubblici e privati per le rinnovabili che sole possono assicurare all’Italia maggiore autonomia, autosufficienza e sostenibilità.
Stiamo parlando della vita delle persone e delle imprese, del potere d’acquisto delle famiglie. Dobbiamo agire adesso. Abbiamo potenzialità enormi, da Sud a Nord. In Emilia-Romagna siamo pronti a fare la nostra parte, realizzando qui una infrastruttura strategica a livello nazionale”.
Tempi rapidi per l’hub stoccaggio/rigassificazione
Il terminale marino di Ravenna permetterebbe tempi di attivazione della piattaforma di stoccaggio e rigassificazione inferiori ai 12 mesi, rispetto ai tre anni altrimenti necessari per la costruzione di una nuova struttura altrove.
A pesare in positivo sarebbe anche il gioco di squadra, in un’operazione che vedrebbe la collaborazione fra Governo, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Autorità portuale e l’intero comparto ravennate, insieme a Snam, che gestisce la rete di distribuzione del gas, e Saipem.
Il progetto si svilupperebbe quindi attorno a un ormeggio esistente, oggi in concessione alla Pir, anch’esso ovviamente da coinvolgere, in un distretto completamente vocato all’energia, in grado di gestire al meglio le verifiche e le implementazioni necessarie, oltre agli investimenti che serviranno.
L’obiettivo è quello di avere una unità di stoccaggio e rigassificazione attrezzata a ricevere navi Gnl del maggior numero di classi possibile attualmente in navigazione, per contribuire in maniera decisiva alla capacità di ricezione e lavorazione di gas liquido che il Governo sta reperendo all’estero in alternativa a quello russo.
© copyright Porto Ravenna News
Con queste parole il ministro Roberto Cingolani ha commentato questa mattina l'incontro con il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Con loro, la vicepresidente della Giunta, Elly Schlein, il sottosegretario alla Presidenza, Davide Baruffi, l’assessore allo Sviluppo economico e green economy, Vincenzo Colla, l’assessora all’ambiente e alla difesa del suolo, Irene Priolo, il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale. Si è parlato di collocare al largo di Ravenna una nave rigassificatrice e di accelerare il progetto Agnes per eolico e fotovoltaico.
Le parole di Cingolani rappresentano un 'via libera' all'operazione Ravenna-Hub energetico. De Pascale ha anche chiesto al ministro di poter discutere delle modifiche al Pitesai (il piano delle aree dove è possibile estrarre).
A partire dal progetto del parco eolico e del fotovoltaico galleggiante in Adriatico (Agnes) di Saipem e Qint'x unico per dimensioni nel panorama nazionale e internazionale, ora all’esame del ministero per la Transizione ecologica.
“Il soddisfacimento del fabbisogno energetico nazionale, nell’ambito dell’emergenza internazionale in corso, e il sostegno immediato a famiglie, aziende e filiere industriali alle prese con un caro bollette senza precedenti è una priorità assoluta e l’Emilia-Romagna intende fare la sua parte, al servizio del Paese- afferma il presidente Bonaccini-.
Così come vogliamo metterci alla testa dell’accelerazione della transizione ecologica ed energetica, realizzando quegli investimenti pubblici e privati per le rinnovabili che sole possono assicurare all’Italia maggiore autonomia, autosufficienza e sostenibilità.
Stiamo parlando della vita delle persone e delle imprese, del potere d’acquisto delle famiglie. Dobbiamo agire adesso. Abbiamo potenzialità enormi, da Sud a Nord. In Emilia-Romagna siamo pronti a fare la nostra parte, realizzando qui una infrastruttura strategica a livello nazionale”.
Tempi rapidi per l’hub stoccaggio/rigassificazione
Il terminale marino di Ravenna permetterebbe tempi di attivazione della piattaforma di stoccaggio e rigassificazione inferiori ai 12 mesi, rispetto ai tre anni altrimenti necessari per la costruzione di una nuova struttura altrove.
A pesare in positivo sarebbe anche il gioco di squadra, in un’operazione che vedrebbe la collaborazione fra Governo, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Autorità portuale e l’intero comparto ravennate, insieme a Snam, che gestisce la rete di distribuzione del gas, e Saipem.
Il progetto si svilupperebbe quindi attorno a un ormeggio esistente, oggi in concessione alla Pir, anch’esso ovviamente da coinvolgere, in un distretto completamente vocato all’energia, in grado di gestire al meglio le verifiche e le implementazioni necessarie, oltre agli investimenti che serviranno.
L’obiettivo è quello di avere una unità di stoccaggio e rigassificazione attrezzata a ricevere navi Gnl del maggior numero di classi possibile attualmente in navigazione, per contribuire in maniera decisiva alla capacità di ricezione e lavorazione di gas liquido che il Governo sta reperendo all’estero in alternativa a quello russo.

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