Energia
Il cda di Eni a Ravenna, nuovi investimenti
La riunione al Dics di Marina. La presenza del sindaco nella parte finale della riunione. Si è parlato di gas, Ccus, chimica e Gnl
Erano presenti la presidente Lucia Calvosa, l'ad Claudio Descalzi e tutti i consiglieri. Si è parlato di aspetti finanziari connessi al bilancio societario, ma anche di temi più strettamente ravennati come gas, Ccus, chimica e Gnl.
L’intero Cda è arrivato in città già ieri. E’ stato a Versalis, nel distretto chimico, e a Casalborsetti dove è in avvio la sperimentazione del progetto per la cattura e lo stoccaggio della Co2, il piano Ccus che Eni ha deciso di far partire, per l’Italia, da Ravenna.
Terminati gli adempimenti finanziari, è entrato nella sala il sindaco Michele de Pascale.
“Ho partecipato alla fase conclusiva della riunione – commenta de Pascale – e ho voluto leggere un passo di una intervista di Benigno Zaccagnini sull’Eni. Diceva Zac: ‘Mi trovavo a Roma e stavo andando da Mattei, all’Agip in via del Tritone, sotto l’incalzare delle sue sollecitazioni e la minaccia dell’ultimatum. Strada facendo vidi, dietro Piazza Colonna, una chiesa di cui non ricordo ora il nome. Entrai e trovai l’immagine di Santa Rita. Questo – pensai – è proprio un caso difficile ma questa è ‘la Santa degli impossibili’. Sostati in preghiera e invocai l’intervento della Santa. Poi andai a colloquio da Mattei il quale – quasi insperabilmente per me – fu particolarmente comprensivo e disponibile. Ottenni, infatti, che lo scadere dell’ultimatum, slittasse di un mese , durante il quale venne fuori la soluzione di cui ho detto prima…e così il ‘gigante di Ravenna’ partì! Veramente un gigante che ha cambiato totalmente la fisionomia della città”.
“Ho letto queste righe – dice il sindaco – perché sono un po’ un auspicio dei ravennati. I sentimenti di Zac sono sempre vivi”. Il sindaco non va oltre se non per sottolineare che “credo che se si convoca un Cda in una città sia perché si ritenga di valorizzarne gli investimenti”.
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