Porti
milano
23 novembre 2024
Un Hub strategico per l'industria e la logistica internazionale
Martedì 26 novembre il Porto si presenta a Milano alle imprese lombarde

23 novembre 2024 - milano - "Il Porto di Ravenna, Hub strategico per l'industria e la logistica internazionale" è il titolo dell'incontro che si terrà a Milano martedì 26 novembre 2024 dalle ore 15.30 alle 17.30 al Palazzo dei Giureconsulti.
Una iniziativa strutturata per presentare le potenzialità dello scalo alle imprese della Lombardia. Moderata dal giornalista de Il Sole 24 Ore, Raoul De Forcade, prevede i saluti istituzionali di Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio di Ferrara Ravenna, e gli interventi su "Lo sviluppo dei corridoi logistici container della Lombardia. Focus porto di Ravenna" di Alessandro Panaro, Head of Maritime & Energy Department, SRM Centro Studi e Ricerche; "Il nuovo porto di Ravenna: hub logistico ed energetico del Mediterraneo" di Daniele Rossi, presidente AdSP Mare Adriatico centro-settentrionale; "Ravenna La nuova ZLS Emilia-Romagna: una leva per l’attrattività del territorio" di Guido Fabbri, presidente dell'Istituto Trasporti e Logistica (ITL).
A seguire, la tavola rotonda per un dialogo aperto con gli esperti del cluster logistico-portuale di Ravenna a cui parteciperanno i presidenti delle associazioni Agenti Marittimi (Carlo Cordone), Spedizionieri (Carlo Facchini), Doganalisti (Alessandra Riparbelli) e Utenti del Porto (Luca Minardi), il Gruppo Sapir, il Terminal Container Ravenna.
Coinvolte, inoltre, diverse realtà lombarde legate al mondo portuale tra cui Alsea e Propeller Club.
L'evento, che è possibile seguire sia in presenza che in streaming, rientra nelle attività di partenariato tra la Camera di commercio di Ferrara Ravenna, Promos Italia e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centro-Settentrionale ed è realizzata in collaborazione con Fondazione ITL - Istituto sui trasporti e la logistica e SRM, Centro Studi e Ricerche Intesa San Paolo.
La prima fase dei lavori del progetto Hub portuale di Ravenna è terminata con un anno di anticipo, grazie alla collaborazione con il consorzio di imprese appaltatrici guidato da RCM. L'iter è stato complesso e su questo importante traguardo si concentrerà l'intervento del presidente Rossi.
I numeri dell’Hub sono imponenti: 120 ettari di aree logistiche, 50mila metri quadrati di aree di cantiere, 5 chilometri di banchine, 80mila metri cubi di calcestruzzo, 20mila tonnellate di acciaio, 70 chilometri di pali e 50 di tiranti, 250 operai, 80 ingegneri, 150mila ore di ingegneria, 1.200 elaborati tecnici, 8 milioni di metri cubi di sedimenti dragati. Nel complesso, si tratta di investimenti per un miliardo di euro.
«Entro la fine dell’anno – afferma Rossi –, scaveremo i fondali fino a 12,5 metri e sarà completato il rifacimento di tutte le banchine. La seconda fase porterà la profondità a 14,5 metri in gran parte del canale Candiano. Per risolvere il ricorrente problema della manutenzione, sono stati investiti 170 milioni di euro in un impianto di trattamento dei materiali dell’escavo che è unico nel Mediterraneo». Così come unici sono, aggiunge il presidente, il deposito Gnl di Edison e Pir, il rigassificatore Snam, la cattura e lo stoccaggio della CO2 di Eni e il parco eolico Agnes.
Per potenziare binari e strade, l’Autorità portuale ha lavorato in sinergia con RFI e Anas, e non finisce qui, perché l’Hub punterà anche sulla digitalizzazione dei procedimenti amministrativi e sull’energia, con la posa di cavi in fibra ottica e un impianto fotovoltaico.
Sono ben 5 i miliardi di investimenti che coinvolgono il porto di Ravenna. Un miliardo è direttamente nelle mani dell’autorità portuale e quasi mezzo miliardo è finanziato dal ministero del Trasporti. Numerosi sono poi i soggetti privati che si sono messi in gioco su un Hub destinato a essere centrale per il sistema dei porti del Nord-Est.
© copyright Porto Ravenna News
Una iniziativa strutturata per presentare le potenzialità dello scalo alle imprese della Lombardia. Moderata dal giornalista de Il Sole 24 Ore, Raoul De Forcade, prevede i saluti istituzionali di Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio di Ferrara Ravenna, e gli interventi su "Lo sviluppo dei corridoi logistici container della Lombardia. Focus porto di Ravenna" di Alessandro Panaro, Head of Maritime & Energy Department, SRM Centro Studi e Ricerche; "Il nuovo porto di Ravenna: hub logistico ed energetico del Mediterraneo" di Daniele Rossi, presidente AdSP Mare Adriatico centro-settentrionale; "Ravenna La nuova ZLS Emilia-Romagna: una leva per l’attrattività del territorio" di Guido Fabbri, presidente dell'Istituto Trasporti e Logistica (ITL).
A seguire, la tavola rotonda per un dialogo aperto con gli esperti del cluster logistico-portuale di Ravenna a cui parteciperanno i presidenti delle associazioni Agenti Marittimi (Carlo Cordone), Spedizionieri (Carlo Facchini), Doganalisti (Alessandra Riparbelli) e Utenti del Porto (Luca Minardi), il Gruppo Sapir, il Terminal Container Ravenna.
Coinvolte, inoltre, diverse realtà lombarde legate al mondo portuale tra cui Alsea e Propeller Club.
L'evento, che è possibile seguire sia in presenza che in streaming, rientra nelle attività di partenariato tra la Camera di commercio di Ferrara Ravenna, Promos Italia e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centro-Settentrionale ed è realizzata in collaborazione con Fondazione ITL - Istituto sui trasporti e la logistica e SRM, Centro Studi e Ricerche Intesa San Paolo.
La prima fase dei lavori del progetto Hub portuale di Ravenna è terminata con un anno di anticipo, grazie alla collaborazione con il consorzio di imprese appaltatrici guidato da RCM. L'iter è stato complesso e su questo importante traguardo si concentrerà l'intervento del presidente Rossi.
I numeri dell’Hub sono imponenti: 120 ettari di aree logistiche, 50mila metri quadrati di aree di cantiere, 5 chilometri di banchine, 80mila metri cubi di calcestruzzo, 20mila tonnellate di acciaio, 70 chilometri di pali e 50 di tiranti, 250 operai, 80 ingegneri, 150mila ore di ingegneria, 1.200 elaborati tecnici, 8 milioni di metri cubi di sedimenti dragati. Nel complesso, si tratta di investimenti per un miliardo di euro.
«Entro la fine dell’anno – afferma Rossi –, scaveremo i fondali fino a 12,5 metri e sarà completato il rifacimento di tutte le banchine. La seconda fase porterà la profondità a 14,5 metri in gran parte del canale Candiano. Per risolvere il ricorrente problema della manutenzione, sono stati investiti 170 milioni di euro in un impianto di trattamento dei materiali dell’escavo che è unico nel Mediterraneo». Così come unici sono, aggiunge il presidente, il deposito Gnl di Edison e Pir, il rigassificatore Snam, la cattura e lo stoccaggio della CO2 di Eni e il parco eolico Agnes.
Per potenziare binari e strade, l’Autorità portuale ha lavorato in sinergia con RFI e Anas, e non finisce qui, perché l’Hub punterà anche sulla digitalizzazione dei procedimenti amministrativi e sull’energia, con la posa di cavi in fibra ottica e un impianto fotovoltaico.
Sono ben 5 i miliardi di investimenti che coinvolgono il porto di Ravenna. Un miliardo è direttamente nelle mani dell’autorità portuale e quasi mezzo miliardo è finanziato dal ministero del Trasporti. Numerosi sono poi i soggetti privati che si sono messi in gioco su un Hub destinato a essere centrale per il sistema dei porti del Nord-Est.

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