Porti
ravenna
29 settembre 2015
Traffici, -1,2% nei primi otto mesi
Bene container, metallurgici e cereali
29 settembre 2015 - ravenna - Il traffico merci nei primi otto mesi del 2015 è risultato pari a 16.086.238 tonnellate di merce, l’1,2% in meno rispetto alle 16.284.242 tonnellate registrate nel periodo gennaio-agosto 2014.
In particolare gli sbarchi sono stati pari a 13.675.632 tonnellate (4.092 tonnellate in più rispetto allo scorso anno), mentre gli imbarchi ammontano a 2.410.606 tonnellate (-7,7%).
Il mese ha registrato una movimentazione di 1.702.240 tonnellate (-5,1% rispetto ad agosto 2014).
In calo il numero delle navi, 1.851 attracchi contro i 2.099 dello scorso anno (-11,8%).
Le merci secche, hanno segnato un aumento del 2,4% (250 mila tonnellate in più), le rinfuse liquide hanno fatto registrare una flessione pari al 7,8%, mentre per le merci unitizzate, quelle su rotabili sono in calo del 21,2%, e, invece, quelle in container risultano in aumento del 3,0%.
L’incremento in valore assoluto più evidente è per i prodotti metallurgici, con 396.214 tonnellate e un incremento pari a +10,6%, passati da 3.726.678 a 4.122.892 tonnellate, quasi tutti coils e provenienti per quasi la metà da Cina, Russia e Italia (Taranto), mentre gli incrementi più significativi si sono registrati per Cina, Iran e Corea del Sud.
Piuttosto positivo anche il dato dei materiali da costruzione (+7,8%, pari a 216.618 tonnellate) ed in particolare delle materie prime per le ceramiche, passate da 2,312 a 2,542 milioni di tonnellate (+9,9%).
Per il comparto agroalimentare (derrate alimentari solide e prodotti agricoli) si è registrata una flessione pari all’11,9%. Tra queste ultime il calo più rilevante è sia per le farine di soia e girasole provenienti soprattutto da Argentina, Brasile e Russia, che per il granoturco in particolare per quello importato dall’Ucraina. In aumento invece il frumento proveniente in buona parte da Canada, Ucraina e USA.
In aumento anche i combustibili minerali solidi, in particolare coke (+7,3%).
Tra le rinfuse liquide risultano in calo i prodotti chimici (-10,3%), i prodotti petroliferi (-7,1%) e i prodotti alimentari liquide (-7,4%), soprattutto oli.
Molto buono il risultato del traffico container che con 163.470 TEUs, ha registrato 18.093 TEUs in più (+12,5%) rispetto allo scorso anno. In particolare però l’aumento è stato pari a 6.066 TEUs per i pieni (+5,5%) e 12.027 per i vuoti (+34,1%). Buono il mese che con 21.287 TEUs movimentati ha superato il traffico di agosto 2014 (20.621 TEUs).
Il traffico di nuove autovetture è stato pari a 15.479 pezzi, in calo del 13,5% rispetto allo scorso anno.
Il numero dei trailer di gennaio-agosto è stato pari a 43.565 contro i 52.316 del 2014 (-16,7%).
In crescita la linea Ravenna-Catania, dove sono stati movimentati 30.917 trailer, 54 in più rispetto allo scorso anno, e la linea Ravenna-Brindisi con 8.783 pezzi contro i 7.880 del 2014. Sulla linea della Grimaldi con la Grecia, ripresa a luglio si sono contati 291 pezzi da/per Igoumenitsa e 2.309 da/per Patrasso, anche se tale linea fatica ancora a decollare. Da un’analisi del foreland marittimo del porto emerge che, i Paesi che hanno fatto registrare le principali variazioni positive in termini assoluti sono Cina, Iran, Turchia e Ucraina (1.337.061 mila tonnellate in più), mentre i Paesi con cui gli scambi sono calati in maniera più significativa sono stati Grecia, USA, Italia e Germania (complessivamente 1.100.213 mila tonnellate in meno).
“Nonostante i tanti problemi gestionali (dosso in avamporto, casse di colmata, impossibilità di dragare), il traffico dei primi 8 mesi è andato meglio del previsto – commenta il Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco – anche se agosto, soprattutto in alcuni settori, è stato un po’ deludente. Il numero di navi è calato ma ne è aumentata la dimensione media e questo è un dato molto positivo.
LA FORZA DELL’AGROALIMENTARE
Nel settore dell’agroalimentare (cereali, derrate alimentari, mangimi, oleaginosi) stiamo recuperando la forte perdita dei primi 6 mesi (a fine giugno perdevamo il 20%, a fine agosto “solo” il 10%) e, secondo le previsioni dei nostri operatori, con i quali mi sono confrontato nei giorni scorsi, avremo un netto recupero da qui a fine anno. Continuano a deludere i prodotti petroliferi ed i rotabili, anche se in questo secondo caso, prevediamo un buon recupero entro la fine dell’anno.
La decisione di installare l’impianto di trattamento provvisorio dei sedimenti presso il Terminal T&C complicherà la vita al nostro Terminal Traghetti, ma riteniamo il dragaggio più strategico. In ogni caso, abbiamo fissato l’asticella a circa 65.000 pezzi (TIR tolti dalla strada) nel 2015 e contiamo di raggiungere tale risultato.
Relativamente al petrolio non disponiamo di molti dati ma la situazione desta qualche preoccupazione e, pertanto, la osserviamo con attenzione.
Dal punto di vista geografico – conclude Di Marco – i primi 8 mesi mostrano un chiaro riposizionamento del porto a vantaggio di Cina e Medio-Oriente rispetto ad USA e Nord Europa.
© copyright Porto Ravenna News
In particolare gli sbarchi sono stati pari a 13.675.632 tonnellate (4.092 tonnellate in più rispetto allo scorso anno), mentre gli imbarchi ammontano a 2.410.606 tonnellate (-7,7%).
Il mese ha registrato una movimentazione di 1.702.240 tonnellate (-5,1% rispetto ad agosto 2014).
In calo il numero delle navi, 1.851 attracchi contro i 2.099 dello scorso anno (-11,8%).
Le merci secche, hanno segnato un aumento del 2,4% (250 mila tonnellate in più), le rinfuse liquide hanno fatto registrare una flessione pari al 7,8%, mentre per le merci unitizzate, quelle su rotabili sono in calo del 21,2%, e, invece, quelle in container risultano in aumento del 3,0%.
L’incremento in valore assoluto più evidente è per i prodotti metallurgici, con 396.214 tonnellate e un incremento pari a +10,6%, passati da 3.726.678 a 4.122.892 tonnellate, quasi tutti coils e provenienti per quasi la metà da Cina, Russia e Italia (Taranto), mentre gli incrementi più significativi si sono registrati per Cina, Iran e Corea del Sud.
Piuttosto positivo anche il dato dei materiali da costruzione (+7,8%, pari a 216.618 tonnellate) ed in particolare delle materie prime per le ceramiche, passate da 2,312 a 2,542 milioni di tonnellate (+9,9%).
Per il comparto agroalimentare (derrate alimentari solide e prodotti agricoli) si è registrata una flessione pari all’11,9%. Tra queste ultime il calo più rilevante è sia per le farine di soia e girasole provenienti soprattutto da Argentina, Brasile e Russia, che per il granoturco in particolare per quello importato dall’Ucraina. In aumento invece il frumento proveniente in buona parte da Canada, Ucraina e USA.
In aumento anche i combustibili minerali solidi, in particolare coke (+7,3%).
Tra le rinfuse liquide risultano in calo i prodotti chimici (-10,3%), i prodotti petroliferi (-7,1%) e i prodotti alimentari liquide (-7,4%), soprattutto oli.
Molto buono il risultato del traffico container che con 163.470 TEUs, ha registrato 18.093 TEUs in più (+12,5%) rispetto allo scorso anno. In particolare però l’aumento è stato pari a 6.066 TEUs per i pieni (+5,5%) e 12.027 per i vuoti (+34,1%). Buono il mese che con 21.287 TEUs movimentati ha superato il traffico di agosto 2014 (20.621 TEUs).
Il traffico di nuove autovetture è stato pari a 15.479 pezzi, in calo del 13,5% rispetto allo scorso anno.
Il numero dei trailer di gennaio-agosto è stato pari a 43.565 contro i 52.316 del 2014 (-16,7%).
In crescita la linea Ravenna-Catania, dove sono stati movimentati 30.917 trailer, 54 in più rispetto allo scorso anno, e la linea Ravenna-Brindisi con 8.783 pezzi contro i 7.880 del 2014. Sulla linea della Grimaldi con la Grecia, ripresa a luglio si sono contati 291 pezzi da/per Igoumenitsa e 2.309 da/per Patrasso, anche se tale linea fatica ancora a decollare. Da un’analisi del foreland marittimo del porto emerge che, i Paesi che hanno fatto registrare le principali variazioni positive in termini assoluti sono Cina, Iran, Turchia e Ucraina (1.337.061 mila tonnellate in più), mentre i Paesi con cui gli scambi sono calati in maniera più significativa sono stati Grecia, USA, Italia e Germania (complessivamente 1.100.213 mila tonnellate in meno).
“Nonostante i tanti problemi gestionali (dosso in avamporto, casse di colmata, impossibilità di dragare), il traffico dei primi 8 mesi è andato meglio del previsto – commenta il Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco – anche se agosto, soprattutto in alcuni settori, è stato un po’ deludente. Il numero di navi è calato ma ne è aumentata la dimensione media e questo è un dato molto positivo.
LA FORZA DELL’AGROALIMENTARE
Nel settore dell’agroalimentare (cereali, derrate alimentari, mangimi, oleaginosi) stiamo recuperando la forte perdita dei primi 6 mesi (a fine giugno perdevamo il 20%, a fine agosto “solo” il 10%) e, secondo le previsioni dei nostri operatori, con i quali mi sono confrontato nei giorni scorsi, avremo un netto recupero da qui a fine anno. Continuano a deludere i prodotti petroliferi ed i rotabili, anche se in questo secondo caso, prevediamo un buon recupero entro la fine dell’anno.
La decisione di installare l’impianto di trattamento provvisorio dei sedimenti presso il Terminal T&C complicherà la vita al nostro Terminal Traghetti, ma riteniamo il dragaggio più strategico. In ogni caso, abbiamo fissato l’asticella a circa 65.000 pezzi (TIR tolti dalla strada) nel 2015 e contiamo di raggiungere tale risultato.
Relativamente al petrolio non disponiamo di molti dati ma la situazione desta qualche preoccupazione e, pertanto, la osserviamo con attenzione.
Dal punto di vista geografico – conclude Di Marco – i primi 8 mesi mostrano un chiaro riposizionamento del porto a vantaggio di Cina e Medio-Oriente rispetto ad USA e Nord Europa.
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