De Pascale: “Un partner per il nuovo terminal container? Solo se porterà realmente traffici aggiuntivi”

08 gennaio 2021 - ravenna - Il porto di Ravenna tra bilancio passato e strategie future: ne abbiamo parlato con il sindaco Michele de Pascale.

Il calo della movimentazione 2020, oltre che alla pandemia che sta condizionando l’economia internazionale, è imputabile anche a problemi che già in precedenza si facevano sentire come, ad esempio, quelli infrastrutturali sia a terra che al porto?
Naturalmente, lo storico ritardo del nostro Paese rispetto agli investimenti in infrastrutture e alla modernizzazione grava in maniera sostanziale.

Il Comune di Ravenna è il principale azionista pubblico di Sapir. Qual è la strategia sul nuovo terminal container: dal reperire un operatore interessato, ai terreni, al futuro del Tcr?
Auspico un maggior protagonismo diretto degli attori locali. La sensazione è che dagli accordi degli anni passati con attori nazionali e internazionali, seppur in un rapporto di massima correttezza reciproca, non siano scaturite reali opportunità per il traffico container. Penso, inoltre, che rispetto al passato si debba lavorare per mettere al centro gli interessi del porto di Ravenna e non quelli delle multinazionali.
In questo senso la decisione se fare da soli e se trovare nuovi partner, premesso che andrà presa nelle sedi opportune, auspico che guardi alla capacità di investire sul porto di Ravenna e portare realmente traffici aggiuntivi.

Per il terminal crociere si prospetta una nuova vita. Entro due anni avremo la nuova stazione marittima e un big del settore a gestire il terminal?
Si riscontra oggettivamente una grande attenzione su Ravenna come scalo croceristico, in parte per meriti non nostri come le difficoltà di Venezia nell’accogliere le navi, ma anche indiscutibilmente per un forte protagonismo culturale e turistico della città di Ravenna negli ultimi anni.
Mi risulta che ci siano stati interessamenti molto significativi per il terminal crociere e naturalmente l’auspicio è che nei tempi più rapidi possibili si incroci l’attenzione all’investimento con l’approfondimento dei fondali.

Da ottobre sarà operativo il deposito di GNL, il primo della penisola. Un’occasione importante anche per la promozione di tutto il porto. È così?
L’investimento sul GNL dimostra tre cose: la presenza nel porto di Ravenna di imprenditori coraggiosi, seri e lungimiranti come il gruppo Pir, l’attrattività del nostro scalo verso investimenti internazionali e la capacità sviluppata negli ultimi anni dall’insieme degli enti pubblici di Ravenna - di cui il Comune è stato parte e promotore - di mettere in campo processi di autorizzazione rigorosi ma certi, cosa che purtroppo nel nostro Paese è tutt’altro che scontata.
Dunque il deposito GNL rappresenta anche un messaggio che la città manda al mondo economico nazionale e internazionale: qui le cose vanno fatte per bene, ma se si fanno per bene si possono fare.



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