sicurezza e cambiamento

Interviste

04 febbraio 2021

Sabadini: “Con l'avvio dell’hub cresce l'interesse dell'imprenditoria verso il nostro porto

04 febbraio 2021 - Intervista al presidente del Gruppo Sapir, Riccardo Sabadini

Come è stato il 2020 per il gruppo Sapir?

“Il Gruppo nel 2020 ha raggiunto risultati decisamente soddisfacenti. In estrema sintesi possiamo dire che abbiamo proseguito l’attività di revisione gestionale complessiva, cosa che ha portato buoni risultati economici, sono stati realizzati gli investimenti programmati ed ha continuato nel rinnovo dell’equipment.
Tutta la struttura ha lavorato per la realizzazione del piano industriale che ci eravamo dati nel 2017 e i risultati sono buoni posto che, nonostante il momento storico del tutto eccezionale che stiamo attraversando, gli obiettivi di piano del periodo sono stati raggiunti. Di questo ringrazio tutti ed in particolar modo il mangement nella figura dell’a.d. Mauro Pepoli. Abbiamo intrapreso un cammino, sino ad oggi percorso con convinzione e determinazione, che sta rivelandosi valido ed adeguato alle sfide di un mercato in continua evoluzione.
In questa ottica abbiamo individuato nuovi, ulteriori obiettivi. che riteniamo sia possibile perseguire attraverso una adeguata politica commerciale e di valorizzazione degli assets.
Sotto il profilo dei volumi dei traffici abbiamo visto un sostanziale avvicinamento agli obiettivi di budget formulati nel 2019 quando ancora l’attuale pandemia era lontana dall’essere anche solo immaginata. Ciò è potuto avvenire grazie alla diversificazione dei traffici in atto già da tempo. Sono in corso le conseguenti valutazioni economiche”.

Come interpreta l’aumento dei traffici di dicembre e anche, parzialmente, di gennaio?
“Anche il Gruppo Sapir ha registrato questi aumenti che sembrano legati principalmente a due fattori: il primo a quanto accaduto nel 2020 nella industria manifatturiera, il secondo ad un contesto più generale.
Per quanto riguarda il primo, dobbiamo considerare che nel 2020, soprattutto verso la fine dell’anno, l’industria manifatturiera ha cercato di esaurire o comunque di consumare quanto più possibile le proprie scorte. Esempio molto significativo di questo è il distretto ceramico che ha interrotto la produzione nella fase acuta della pandemia e alla ripresa della attività ha utilizzato le giacenze . Calati gli stocks le stesse industrie hanno cominciato a richiedere l’invio di nuove materie prime e il ciclo logistico si è rimesso in moto.
In relazione, invece, al secondo fattore cui prima ho fatto riferimento, va precisato che pare consolidarsi, per un clima di maggior fiducia in alcuni macro settori internazionali, una propensione all’investimento riconducibile alla possibilità di uscire dallo stato di emergenza sanitaria che la pandemia impone grazie alla campagna vaccinale, all’azione esercitata dalla UE in ambito economico e alla modifica di posizioni di vertice in alcuni stati guida dell’economia mondiale.
Tutto è ancora in una fase molto “liquida” e sarà necessario vedere cosa accadrà nelle prossime settimane anche se, per esempio, sapere di avere già raggiunto il budget di gennaio, fa ben sperare per il futuro”.

Quali strategie mettete in campo per affrontare questo 2021, che non si preannuncia facile?
“Innanzitutto continuiamo, come ho detto, l’opera di razionalizzazione del Gruppo sotto il profilo societario e sotto quello gestionale, con l’obiettivo di portarla a termine proprio entro il 2021.
Parallelamente proseguiremo nella progettazione dei layout per i futuri business e nella prosecuzione e completamento delle opere di urbanizzazione primaria di tutte le nostre aree di sviluppo.
Il fatto che siano finalmente in corso le attività prodromiche ai lavori dell’Hub suscita interesse in molti operatori ancora non presenti nel porto ma che vedono in questo Progetto condizioni favorevoli per un futuro insediamento qui delle loro attività.
Comincia poi a prendere vita l’idea di un utilizzo del Centro Direzionale, realizzato da Sapir alcuni anni fa , sito in una posizione strategica rispetto al porto e secondo canoni di assoluta avanguardia tecnologica e progettuale, come luogo nevralgico nel quale risulta estremamente funzionale svolgere molte attività legate al porto, tanto è vero che ne sono stati richiesti e occupati diversi spazi.

Hub portuale e situazione attuale dei fondali. Quali interventi ritiene più urgenti in attesa dei lavori per l’hub ?
Premesso che, come ho detto, il fatto che si stia procedendo nella realizzazione del grande progetto di Hub portuale è un elemento di indubbia positività per tutte le attività che oggi vivono nel porto e di porto, ritengo che sia urgente procedere ed arrivare al compimento dei lavori di manutenzione del canale così da non perdere competitività rispetto ad altri porti in un momento così complicato e denso di cambiamenti repentini del mercato.
Importante è senza dubbio anche la prosecuzione delle opere necessarie a migliorare e sviluppare l’intermodalità. Gli operatori che si affacciano sul porto cominciano a pensare sempre di più in una logica “green” e in questo una adeguata intermodalità che garantisca un maggiore utilizzo del ferro diviene elemento essenziale e imprescindibile.
Per ciò che, invece, riguarda interventi e lavori non materiali è necessario perseverare nell’opera intrapresa per favorire la costruzione di un “sistema logistico” almeno a livello regionale. Per fare questo bisogna dotarsi, il più rapidamente possibile, di strumenti adeguati. Penso ad esempio alla ZLS, strumento importante per consentire le interazioni tra le imprese produttrici ed il sistema logistico di cui il nostro porto è lo snodo fondamentale”.



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