sicurezza e cambiamento

Interviste

ravenna 11 settembre 2014

Cirilli (Navenna): "Ravenna sempre più importante per l’Adriatico"

11 settembre 2014 - ravenna - Due tappe ravennati per la Regal Princess, ammiraglia della flotta Princess, giunta in porto alle fine di agosto e in programma per una nuova toccata il 24 settembre.

A bordo 3700 passeggeri: giapponesi, russi, australiani, canadesi e americani. Per le operazioni di entrata in porto sono saliti due piloti, il capo Roberto Bunicci e Alessandro Maddalena, e hanno operato il rimorchiatore della Sers Eduardo jr e i mezzi e gli uomini del Gruppo Ormeggiatori, così come indicato dalla Capitaneria di porto negli incontri che hanno preceduto l’arrivo dell’imponente nave da crociera.

La Regal Princess è assistita dall’agenzia marittima Navenna di Manlio Cirilli per conto di Bassani.

“L’arrivo di questa nave credo abbia portato un beneficio a tutta la città – spiega Cirilli. Milletrecento croceristi hanno preso lo shuttle per il centro storico, 600 hanno aderito alle gite organizzate a Ravenna, altri 600 sono andati a Faenza, San Marino, Modena o Bologna, 200 hanno scelto la spiaggia di Porto Corsini. Una ricaduta c’è sicuramente stata. Poi consideriamo i benefici economici per il porto: una nave del genere spende nei servizi portuali alcune decine di migliaia di euro e innesca un meccanismo di riduzione delle tariffe per il prossimo anno che è importante”.

Per quanto riguarda la costruzione della stazione marittima (prevista per la fine del 2015 con un costo di circa 500 mila euro) Cirilli auspica che “il progetto svolga il suo iter tra Comune e Provincia in tempi rapidi, senza rallentamenti burocratici. Una volta che il progetto sarà approvato, si dovrà valutarne l’aspetto economico e decidere se l’investimento nella sua
realizzazione dovrà essere a carico degli enti pubblici o di privati”.

Interessante, infine, l’analisi dell’imprenditore in riferimento alla chiusura dell’accesso alle grandi navi nel porto di Venezia.

“Bisogna stare molto attenti a non creare false illusioni – dice Cirilli. Se non si potrà entrare a Venezia, le navi cancelleranno l’Adriatico dai loro programmi, non se ne avvantaggeranno Ravenna o Ancona. Le crociere devono continuare a fare tappa a Venezia, perché noi siamo dipendenti dalla città lagunare, così come i porti italiani, croati e montenegrini”.



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