Energia
roma
07 agosto 2020
Nuovo emendamento per bloccare definitivamente l'oil&gas
Presentato al Dl Semplificazioni. Intanto il Pitesai resta fermo al Mise. Lo scrive MF
07 agosto 2020 - roma - Il settore dell’estrazione del gas affondato a colpi di emendamenti. L’ultimo in ordine di tempo, come scrive oggi MF, è stato presentato nel contesto del decreto Semplificazioni: “Rischia di dare il colpo di grazia all’industria italiana delle trivellazioni” scrive MF.
Il testo proposto chiede di introdurre un articolo 60-bis per semplificare e accelerare il, la mappa che dirà dove si potrà fare E&P in Italia per orientare le attività di Eni & C. Ma l’intento dichiarato nel titolo non deve ingannare: più che accelerare e semplificare, infatti, L’emendamento introduce paletti aggiuntivi al Pitesai (il Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee) che finirebbero “col bloccare del tutto, o quasi, le attività. In pratica si restringe ancora di più il perimetro delle aree in cui sarà consentito esplorare e trivellare, escludendo per esempio quelle a limitata potenzialità”.
Anche per le aree già autorizzate dovrà essere presentata un’istanza al ministero dell’Ambiente.
Le operazioni sono ferme fino a febbraio 2021, perché la moratoria ‘blocca-trivelle,’ è stata allungata da 18 a 24 mesi, (la richiesta iniziale era di 30) anche in quel caso con un emendamento, presentato dai 5Stelle.
Il Pitesai: previsto tra giugno-luglio 2020 è ancora fermo al Mise. “L’area più colpita dallo stop è quella di Ravenna, dove Eni già lavora a scartamento ridotto (produzione giornaliera scesa a 40 mila boe e due pozzi, Armida 1 e Regina 1, chiusi).
© copyright Porto Ravenna News
Il testo proposto chiede di introdurre un articolo 60-bis per semplificare e accelerare il, la mappa che dirà dove si potrà fare E&P in Italia per orientare le attività di Eni & C. Ma l’intento dichiarato nel titolo non deve ingannare: più che accelerare e semplificare, infatti, L’emendamento introduce paletti aggiuntivi al Pitesai (il Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee) che finirebbero “col bloccare del tutto, o quasi, le attività. In pratica si restringe ancora di più il perimetro delle aree in cui sarà consentito esplorare e trivellare, escludendo per esempio quelle a limitata potenzialità”.
Anche per le aree già autorizzate dovrà essere presentata un’istanza al ministero dell’Ambiente.
Le operazioni sono ferme fino a febbraio 2021, perché la moratoria ‘blocca-trivelle,’ è stata allungata da 18 a 24 mesi, (la richiesta iniziale era di 30) anche in quel caso con un emendamento, presentato dai 5Stelle.
Il Pitesai: previsto tra giugno-luglio 2020 è ancora fermo al Mise. “L’area più colpita dallo stop è quella di Ravenna, dove Eni già lavora a scartamento ridotto (produzione giornaliera scesa a 40 mila boe e due pozzi, Armida 1 e Regina 1, chiusi).
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