Energia
roma
04 febbraio 2022
Progetto Co2 di Eni, i sindacati nazionali sono favorevoli
Riunione del Comitato strategico della società alla presenza di Cgil, Cisl e Uil. Ecco i programmi
04 febbraio 2022 - roma - Alla presenza dei segretari generali e nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, si sono svolti i lavori del comitato strategico Eni.
L’azienda - spiegano i sindacati - ha ribadito i suoi piani di azione strategica in Italia per rispondere alle stringenti richieste di sostenibilit economiche, ambientali e sociali che questo delicatissimo momento impone, e verso i quali sta profondendo la quasi totalit dei suoi sforzi, di ricerca ed economici.
"Ha riconfermato ribadito anche la volontùà di perseguire il suo obiettivo di contribuire al contenimento del fenomeno del global warming, confermando il suo impegno verso il raggiungimento della neutralit carbonica nei suoi processi, con l’obiettivo al 2050 di essere produttore di energia e prodotti energetici solo da fonti rinnovabili. In tale ambito ci sono stati anche confermati i progetti ed i percorsi necessari alla transizione energetica, che saranno oggetto di finanziamento dedicato e che comprenderanno tutti i settori innovativi dai biocarburanti, al waste to fuel, alle bioplastiche".
"Infatti un contributo importante, fattivo ed immediato, nella lotta al global warming - dicono i sindacati - sarà rappresentato dall’investimento che ci si propone di effettuare a Ravenna per lo stoccaggio e riutilizzo della co2, cos come gi sta avvenendo in altri paesi della comunit europea, sul quale ci sono riflessioni ulteriori in quanto sia l’investimento su Ravenna che quello sulla ulteriore trasformazione delle raffinerie tradizionali in bioraffinerie per la produzione di carburanti HVO da immettere nella rete di distribuzione in aggiunta ad altri prodotti sulla mobilit sia pesante che leggera, potrebbero essere una parziale risposta".
Sulla questione Eni Power "si sta finalizzando, previa individuazione definitiva di un partner operativo di settore, l’operazione che porter alla cessione del 49% della societ di cui Eni manterr la maggioranza ma anche oltre alla governance. Con il fondo di investimento individuato sar realizzato un accordo di conto lavorazione lungo termine".
"Allo stesso tempo l’azienda ci ha rappresentato una nuova idea di modello societario attraverso la costituzione di nuove entità, è al via la collocazione in borsa di Plenitude per la gestione del retail del gas e delle energia al pubblico, che porterebbero alla trasformazione in societ partecipate a maggioranza da Eni, ma con una loro autonomia gestionale, dentro le quali collocare i diversi asset. Sulla falsa riga di questa operazione, Eni ci ha annunciato di avere allo studio anche una simile soluzione per il mercato dei prodotti petroliferi, del biometano in cui potrebbe essere inserita anche la bioraffinazione".
© copyright Porto Ravenna News
L’azienda - spiegano i sindacati - ha ribadito i suoi piani di azione strategica in Italia per rispondere alle stringenti richieste di sostenibilit economiche, ambientali e sociali che questo delicatissimo momento impone, e verso i quali sta profondendo la quasi totalit dei suoi sforzi, di ricerca ed economici.
"Ha riconfermato ribadito anche la volontùà di perseguire il suo obiettivo di contribuire al contenimento del fenomeno del global warming, confermando il suo impegno verso il raggiungimento della neutralit carbonica nei suoi processi, con l’obiettivo al 2050 di essere produttore di energia e prodotti energetici solo da fonti rinnovabili. In tale ambito ci sono stati anche confermati i progetti ed i percorsi necessari alla transizione energetica, che saranno oggetto di finanziamento dedicato e che comprenderanno tutti i settori innovativi dai biocarburanti, al waste to fuel, alle bioplastiche".
"Infatti un contributo importante, fattivo ed immediato, nella lotta al global warming - dicono i sindacati - sarà rappresentato dall’investimento che ci si propone di effettuare a Ravenna per lo stoccaggio e riutilizzo della co2, cos come gi sta avvenendo in altri paesi della comunit europea, sul quale ci sono riflessioni ulteriori in quanto sia l’investimento su Ravenna che quello sulla ulteriore trasformazione delle raffinerie tradizionali in bioraffinerie per la produzione di carburanti HVO da immettere nella rete di distribuzione in aggiunta ad altri prodotti sulla mobilit sia pesante che leggera, potrebbero essere una parziale risposta".
Sulla questione Eni Power "si sta finalizzando, previa individuazione definitiva di un partner operativo di settore, l’operazione che porter alla cessione del 49% della societ di cui Eni manterr la maggioranza ma anche oltre alla governance. Con il fondo di investimento individuato sar realizzato un accordo di conto lavorazione lungo termine".
"Allo stesso tempo l’azienda ci ha rappresentato una nuova idea di modello societario attraverso la costituzione di nuove entità, è al via la collocazione in borsa di Plenitude per la gestione del retail del gas e delle energia al pubblico, che porterebbero alla trasformazione in societ partecipate a maggioranza da Eni, ma con una loro autonomia gestionale, dentro le quali collocare i diversi asset. Sulla falsa riga di questa operazione, Eni ci ha annunciato di avere allo studio anche una simile soluzione per il mercato dei prodotti petroliferi, del biometano in cui potrebbe essere inserita anche la bioraffinazione".
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