Porti
ravenna
02 aprile 2022
Quattro draghe al lavoro, il ritorno a - 10.50 metri non è più così lontano
Cucco e Fincantieri spianano, poi le prime approfondiscono il fondale
02 aprile 2022 - ravenna - Così tante draghe al lavoro contemporaneamente lungo il Candiano non si erano mai viste. Ieri, venerdì in porto ne erano operative 4 tra quelle della Dragaggi di Luciano Cucco e di Fincantieri.
Si lavora in avamporto, dove i dossi sono stati creati a causa dei cumuli di sabbia, poi al terminal crociere per rendere agibile tutto il bacino di evoluzione, alla famosa ‘spiaggetta’ del Tcr e nei Piomboni. Le operazioni avvengono in due fasi: le draghe Cucco e Fincantieri prima spianano il fondale, poi solo le ‘Cucco’ lo approfondiscono.
Il materiale scavato in avamporto va nell'area dell'autotrasporto delle Bassette quello della ‘spiaggetta’ in un’area di proprietà di Rosetti Marino-Righini.
L’escavo della spiaggetta favorirà le manovre delle portacontainer dirette al Tcr, ma consentirà anche alla Sapir di tornare ad avere un fondale molto competitivo, al pari della confinante Setramar.
E' molto probabile che nel giro di qualche settimana, si creino le condizioni per tornare a un pescaggio delle navi a -10.50, come era nel 2019, poi modificato da una ordinanza della Capitaneria (per i vari ‘mammelloni’) a -10,20 e con 20 centimetri di acqua da marea e senza più deroghe per la navi che pescano 10,25 e 10,30 metri.
© copyright Porto Ravenna News
Si lavora in avamporto, dove i dossi sono stati creati a causa dei cumuli di sabbia, poi al terminal crociere per rendere agibile tutto il bacino di evoluzione, alla famosa ‘spiaggetta’ del Tcr e nei Piomboni. Le operazioni avvengono in due fasi: le draghe Cucco e Fincantieri prima spianano il fondale, poi solo le ‘Cucco’ lo approfondiscono.
Il materiale scavato in avamporto va nell'area dell'autotrasporto delle Bassette quello della ‘spiaggetta’ in un’area di proprietà di Rosetti Marino-Righini.
L’escavo della spiaggetta favorirà le manovre delle portacontainer dirette al Tcr, ma consentirà anche alla Sapir di tornare ad avere un fondale molto competitivo, al pari della confinante Setramar.
E' molto probabile che nel giro di qualche settimana, si creino le condizioni per tornare a un pescaggio delle navi a -10.50, come era nel 2019, poi modificato da una ordinanza della Capitaneria (per i vari ‘mammelloni’) a -10,20 e con 20 centimetri di acqua da marea e senza più deroghe per la navi che pescano 10,25 e 10,30 metri.
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