Trasporti, Logistica
ravenna
05 gennaio 2024
Mingozzi (Pri): «Dall'1 gennaio unica zona speciale per il Mezzogiorno, e Ravenna?»
«Questo avvio lo abbiamo sempre considerato un rischio per i porti del norditalia, in particolare Ravenna, perché inserisce elementi di concorrenza e competitività che la Zona Logistica Semplificata prevista a Ravenna poteva in parte equilibrare»

05 gennaio 2024 - ravenna - «Dal primo gennaio 2024 è operativa la Zona Speciale Economica Unica che raggruppa le 8 ZES del meridione d'Italia, come previsto dalla legge 162/2023», afferma per il PRI Giannantonio Mingozzi.
«Questo avvio lo abbiamo sempre considerato un rischio per i porti del norditalia, in particolare Ravenna, perché inserisce elementi di concorrenza e competitività che la Zona Logistica Semplificata prevista a Ravenna poteva in parte equilibrare, ma in merito tutto tace e da parte governativa nessuna sollecitudine.
Al momento vi sono scali che godranno di investimenti agevolati, procedure burocratiche e doganali più svelte e facilitazioni che le stesse Regioni interessate hanno offerto», sottolinea Mingozzi.
«E questo non è un bell'esempio di programmazione corretta e incentivante».
«Condivido quanto scritto al Ministro competente dal presidente della Camera di commercio Ferrara/Ravenna Giorgio Guberti, e come repubblicani ci aspettiamo che anche il porto di Ravenna possa godere di percorsi accelerati per nuovi investimenti industriali e logistici e nuovi insediamenti che contribuiscano a creare nuova occupazione».
«Ma tutto ciò, conclude l'esponente dell'Edera, ha un senso se i tempi coincidono nel favorire l'export e l'import e la rete infrastrutturale che la Regione ha contribuito a creare offre quelle opportunità previste per i porti del Mezzogiorno».
© copyright Porto Ravenna News
«Questo avvio lo abbiamo sempre considerato un rischio per i porti del norditalia, in particolare Ravenna, perché inserisce elementi di concorrenza e competitività che la Zona Logistica Semplificata prevista a Ravenna poteva in parte equilibrare, ma in merito tutto tace e da parte governativa nessuna sollecitudine.
Al momento vi sono scali che godranno di investimenti agevolati, procedure burocratiche e doganali più svelte e facilitazioni che le stesse Regioni interessate hanno offerto», sottolinea Mingozzi.
«E questo non è un bell'esempio di programmazione corretta e incentivante».
«Condivido quanto scritto al Ministro competente dal presidente della Camera di commercio Ferrara/Ravenna Giorgio Guberti, e come repubblicani ci aspettiamo che anche il porto di Ravenna possa godere di percorsi accelerati per nuovi investimenti industriali e logistici e nuovi insediamenti che contribuiscano a creare nuova occupazione».
«Ma tutto ciò, conclude l'esponente dell'Edera, ha un senso se i tempi coincidono nel favorire l'export e l'import e la rete infrastrutturale che la Regione ha contribuito a creare offre quelle opportunità previste per i porti del Mezzogiorno».

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