sicurezza e cambiamento

Energia

ravenna 20 marzo 2015

Omc tra tensioni internazionali e burocrazia

L'evento a Ravenna dal 25 al 27 marzo

20 marzo 2015 - ravenna - I ‘numeri’ della XII edizione di OMC (in programma a Ravenna dal 25 al 27 marzo) sono tutti dalla parte degli organizzatori, ma sul settore dell’oil&gas pesano due fattori: le tensioni nell’area del Mediterraneo (e del Nord Africa in particolare) e la burocrazia e le mancate scelte energetiche che caratterizzano l’Italia.
All’evento che si terrà nei padiglioni del Pala De André su un’area espositiva di 25 mila metri quadrati, prenderanno parte 687 espositori provenienti da 34 Paesi, rispetto ai 570 del 2013 giunti da 32 Paesi. In forte incremento anche i paper, arrivati a quota 175 (+65%). Attesi 14 mila visitatori.

Tema dell’edizione 2015: “Focus on Change: Planning the Next 20 Years. Diversifying choices, increasing opportunities”. “Il tema scelto per quest’edizione – ha spiegato il Presidente di OMC 2015, Innocenzo Titone - non poteva essere più attuale. Solo affrontando subito le sfide che ci impone il mercato dell’energia possiamo arrivare preparati ai prossimi vent’anni. Sfide che possono essere riassunte in quattro parole chiave: disponibilità delle risorse, sicurezza e sostenibilità che richiedono un’attenzione particolare da parte di governi e compagnie, ma soprattutto una stabilità di mercato che consenta la pianificazione degli ingenti investimenti con associato un elevato fattore di rischio”.

Ma ecco come Franco Nanni, presidente del Roca, fotografa la situazione del settore: “La riduzione del prezzo del petrolio porta certamente grossi vantaggi ai trasporti, all’industria petrolchimica e all’industria in generale. Anche se il prezzo del carburante in Italia è diminuito solo del 10% mentre per esempio negli USA del 30% (Prezzo medio in Italia nel 2014 €/lt 1,750, nel €/lt 2015 1,575 – in USA $/gal. 3,36 - 2,33). Il risparmio Italiano nell’importazione di petrolio potrebbe essere quasi di 13 miliardi di Euro in un anno considerando una riduzione di circa 24 euro per barile.

Però c’è un rovescio della medaglia. Una riduzione di $ 40 per barile comporta un mancato incasso da parte dei produttori di petrolio di circa 3,5 miliardi di dollari al giorno e quindi una minore entrata di circa 1.300 miliardi di dollari all’anno che vengono a diminuire le forniture verso i paesi produttori e verso le compagnie petrolifere, che naturalmente debbono diminuire i loro budget d’investimento a causa delle minori entrate”.

A Omc saranno presenti tutte le maggiori oil company europee e del Nord Africa e del Medio Oriente: Eni e Edison dall’Italia, Total dalla Francia, Shell dai Paesi Bassi, Sonatrach dall'Algeria, EGPC ed EGAS dall'Egitto, NOC dalla Libia, Crosco e Ina dalla Croazia, Qatar Petroleum dal Qatar.

“OMC vuole essere il luogo dove delineare, insieme ad alti rappresentanti di Paesi mediterranei e di aziende del settore, lo scenario futuro – ha sottolineato il Presidente della Camera di Commercio di Ravenna, Natalino Gigante. La sessione plenaria di apertura, infatti, presieduta dall'AD di Eni, Claudio Descalzi, affronterà il tema della programmazione per i prossimi 20 anni, con l'ottica del cambiamento e della diversificazione delle scelte. Di fronte a uno scenario dominato da forti instabilità politiche con conseguente insicurezza degli approvvigionamenti, diventerà fondamentale capire come rendere il mercato più stabile per consentire la pianificazione degli investimenti grazie ai quali potrà consolidarsi il settore e ripartire l'economia”.

“Ravenna è la prima città italiana – ha aggiunto il presidente di Omc, Renzo Righini, ad aver messo a punto un documento, sottoscritto da imprese come da Istituzioni, associazioni di categoria e sindacati, dove si sostengono l’attività di ricerca e l’estrazione di idrocarburi nel contesto di un sistema di sicurezza che le aziende ravennati e italiane in generale, sanno rispettare e valorizzare con moderne tecnologie”.

Il 2015 – a detta del mondo offshore – si prospetta come un anno di grande contrazione per le aziende del settore oil&gas ed energia per la cancellazione di molti dei progetti già programmati. Le aziende italiane del settore già da anni si sono orientate ad un mercato estero, poiché in Italia i progetti sono molto ridotti a causa della sospensione della ricerca e produzione dello scarso gas che abbiamo nel Paese. “Inoltre, la burocrazia e le normative allungano i tempi per permessi e concessioni – aggiungono gli imprenditori - determinando una fuga dall’Italia”.

“Il cuore della manifestazione di quest’anno – ha detto il Sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci – apre una riflessione molto interessante su questo settore altamente strategico sia dal punto di vista economico, che per la qualità della vita delle persone, puntando l’attenzione sul tema della pianificazione per i prossimi vent’anni”. Ma un altro aspetto da sottolineare è la “la promozione del talento”, ha aggiunto riferendosi al Contest dedicato ai giovani sulle tecnologie per soddisfare i bisogni energetici del futuro, che ha riscosso tanto successo tra gli studenti delle lauree magistrali e i dottorandi.

Ma OMC è importante anche per l’indotto che coinvolge non solo la città, ma tutto il territorio circostante. “Da anni – ha ribadito Titone - OMC contribuisce a far conoscere le eccellenze di Ravenna e della Romagna ai delegati provenienti da tutto il mondo. Per questo, un ricco programma culturale è stato pensato appositamente per i nostri ospiti: il tradizionale torneo di golf, la cena di gala e i tour guidati della città”.

“E proprio per consentire agli ospiti di visitare i nostri monumenti – ha concluso Matteucci - abbiamo organizzato per la serata del 26 marzo un’edizione speciale di “Ravenna Bella di Sera”. Negozi, ristoranti e monumenti di Ravenna, infatti, resteranno aperti eccezionalmente per permettere ai partecipanti di OMC 2015 di apprezzare le bellezze della città e degustare le prelibatezze del territorio con una sosta nello storico settecentesco Palazzo Rasponi dalle Teste nelle sue magnifiche sale affrescate.
Dopo i recenti attentati dell’Isis in Nord Africa, irrobustite tutte le misure di sicurezza anche all’Omc. Mobilitate le forze dell’ordine, cresciute le scorte di ministri stranieri e oil company, e potenziata anche la sicurezza interna gestita dall’organizzazione dell’evento.



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