Crociere, Traghetti
ravenna
09 agosto 2014
Crociere, più collaborazione tra Ravenna e Venezia
Lo afferma il vicesindaco, Mingozzi, dopo lo stop alle grandi navi in laguna
09 agosto 2014 - ravenna - “La decisione assunta ieri dal Comitato interministeriale per la salvaguardia di Venezia e della laguna (convocato ieri dalla presidenza del Consiglio dei Ministri) di non consentire più l’ingresso nel bacino di San Marco delle grandi navi crociera può aprire nuovi motivi di collaborazione tra gli scali crocieristici e i terminal passeggeri di Venezia e Ravenna”, afferma il vicesindaco di Ravenna Giannantonio Mingozzi.
“Infatti, la scelta di porre nel contempo alla valutazione di impatto ambientale lo scavo del canale di Contorta come percorso alternativo per arrivare alla stazione marittima della città, richiederà alcuni anni di lavori e in questo frattempo non vedo perché solo il porto di Trieste possa essere considerato di aiuto a Venezia e non anche Ravenna per evitare l’esodo delle compagnie crocieristiche”.
“Senza contare che l’eventuale scalo di Ravenna (seppure per un periodo temporaneo affinché Venezia metta a punto nuove infrastrutture di accoglienza delle grandi navi) consentirebbe collegamenti veloci via terra con la città lagunare e l’inserimento di una visita nella nostra città che qualificherebbe ulteriormente la sosta adriatica”.
“Non voglio confrontare, conclude Mingozzi, la grande tradizione crocierista di Venezia e di quanti meritano di continuare a lavorarvi con quella di Ravenna, appena avviata e più giovane, ma non v’è dubbio che in questo momento un accordo di collaborazione tra i due scali per mantenere tutti gli impegni commerciali e turistici in essere sarebbe opportuno e prestigioso per entrambe le città, un abbinamento che potrebbe giocare buone carte anche per il futuro della crocieristica internazionale”.
© copyright Porto Ravenna News
“Infatti, la scelta di porre nel contempo alla valutazione di impatto ambientale lo scavo del canale di Contorta come percorso alternativo per arrivare alla stazione marittima della città, richiederà alcuni anni di lavori e in questo frattempo non vedo perché solo il porto di Trieste possa essere considerato di aiuto a Venezia e non anche Ravenna per evitare l’esodo delle compagnie crocieristiche”.
“Senza contare che l’eventuale scalo di Ravenna (seppure per un periodo temporaneo affinché Venezia metta a punto nuove infrastrutture di accoglienza delle grandi navi) consentirebbe collegamenti veloci via terra con la città lagunare e l’inserimento di una visita nella nostra città che qualificherebbe ulteriormente la sosta adriatica”.
“Non voglio confrontare, conclude Mingozzi, la grande tradizione crocierista di Venezia e di quanti meritano di continuare a lavorarvi con quella di Ravenna, appena avviata e più giovane, ma non v’è dubbio che in questo momento un accordo di collaborazione tra i due scali per mantenere tutti gli impegni commerciali e turistici in essere sarebbe opportuno e prestigioso per entrambe le città, un abbinamento che potrebbe giocare buone carte anche per il futuro della crocieristica internazionale”.
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